Da giorni gira la notizia che, dopo aver fatto il vaccino contro il Coronavirus, se si prova ad avvicinare una calamita o una monetizza nel punto di inoculazione questa resta attaccata alla pelle. Ma è vero? Andando ad escludere le spiegazioni fornite dai “complottisti” (dai metalli inseriti nei vaccini fino ad arrivare al fenomeno della cosiddetta inversione parametrica del cromosoma), peraltro smontate con estrema facilità da scienziati e divulgatori scientifici, noi non vogliamo parlare di una vera e propria bufala, bensì di un fenomeno che si verifica, ma non per causa del vaccino.
Spiega ad esempio a Newsweek Edward Hutchinson, docente del Center for Virus Research dell’Università di Glasgow in Scozia che “in primo luogo i vaccini non vengono prodotti utilizzando materiali magnetici”. Dopodiché aggiunge che per ottenere un simile effetto bisognerebbe introdurre una “grossa massa di materiale magnetico per via sottocutanea allo scopo di ottenere l’effetto che viene descritto nei video”. E per questo dovrebbe essere visibile a occhio nudo.
La calamita si attacca al braccio dopo il vaccino: la verità
Ma allora cos’è che causa il fenomeno? Posto che non è possibile escludere che si tratti di un trucco – chi scrive ci è appena riuscito con una piccola calamita strofinando un po’ il braccio e bagnandolo leggermente – una seconda spiegazione l’ha fornita il medico e debunker Salvo Di Grazia ad AdnKronos Salute: «E’ una bufala. Avevo anche pensato di dimostrarlo scientificamente ma poi mi sono detto ‘no, non posso arrivare a tanto e starmene a casa con la calamita attaccata al braccio». Non lasciano dubbi le parole di Salvo Di Grazia, medico e divulgatore scientifico, che all’Adnkronos ha smontato la fake news che da giorni impazza sui social.
«Inversione parametrica del cromosoma – chiarisce Di Grazia all’agenzia – non vuol dire nulla, è la classica terminologia parascientifica che in realtà non ha alcun significato. Se uno si iniettasse metallo puro subito dopo non è che la calamita viene attirata dal braccio, assolutamente, ci vorrebbero chili di ferro. E’ un assurdo. Ovviamente io ho visto ragazzi che per scherzare si attaccano la calamita nel naso, sul petto, ovunque. Ma in realtà è la calamita che si ferma sul corpo sudato, non è che si attacca per magnetismo. E’ una bufala talmente banale e scontata», conclude.
Le nostre “prove”
A fare l’esperimento per primo è Andrea Torre, conduttore e speaker di Radio Globo, che ha voluto darci la sua testimonianza. Andrea, che si è vaccinato la settimana scorsa con la prima dose del vaccino Pfizer, due giorni fa in radio ha provato con una piccola calamita, che è rimasta attaccata sul braccio sinistro, solo nel punto dell’iniezione e non negli altri posti, scivolando invece sul braccio destro. Stessa cosa per un altro collaboratore della radio, anche lui vaccinato da pochi giorni, mentre invece agli altri conduttori e collaboratori non vaccinati la calamita è scivolata via. L’esperimento è stato ripetuto con una monetina ed ha avuto lo stesso risultato. Andrea ha rifatto l’esperimento anche il giorno dopo, confermando quanto successo il giorno precedente. “Non me lo spiego: non sono un complottista, la calamita è rimasta attaccata su un punto preciso del braccio, presumo quello dell’inoculazione. Dopo, ho sentito dolore al braccio, sintomo che mi era passato poche ore dopo il vaccino”, racconta.
Ma la prova è stata fatta anche da un nostro collaboratore che invece non ha fatto il vaccino, che ha avvicinato al braccio una moneta da 50 centesimi: ebbene, la moneta è rimasta attaccata (guardate la foto). A voi le conclusioni finali.