A seggi chiusi e risultati ormai pubblici il sindaco di Pomezia ha commentato la vittoria del Movimento 5 Stelle nel Comune da lui amministrato con un messaggio pubblicato sulla sua bacheca facebook. Nessun comunicato stampa o intervista, ma il breve messaggio ha comunque fatto il giro della rete ed ha raggiunto non solo gli iscritti ed i simpatizzanti del Movimento, ma anche gli avversari, che hanno criticato il modus operandi del Primo Cittadino. “A #pomezia il #m5s è ancora la prima forza politica con il 35% – si legge sul social network a firma di Fabio Fucci – Il fango e le strumentalizzazioni ai fini elettorali non hanno funzionato. Continueremo a lavorare per il solo bene della città e dei nostri concittadini”. Le brevi frasi sono poi arricchite dalla foto di due merendine industriali, che riportiamo fedelmente.
Sul web si sono immediatamente formati due schieramenti, uno a favore del post pubblicato dal sindaco e l’altro apertamente contro. Una posizione ufficiale è stata presa da Sel attraverso un comunicato stampa. “Il sindaco di Pomezia, forse per far dimenticare ai sostenitori del M5S la cocente sconfitta subita a livello nazionale, diffonde dichiarazioni esultanti sui risultati conseguiti a Pomezia dal Movimento 5 Stelle nella consultazione elettorale per le Elezioni Europee, arricchendo il tutto con una tinta canzonatoria sulla vicenda dei menù differenziati a prezzi diversi nelle mense scolastiche – si legge nella nota – Così facendo dimostra ancora una volta di non aver compreso il senso della protesta contro il bando di gara per la gestione della refezione scolastica, che prevede una intollerabile discriminazione ai danni di chi non possa permettersi il “menù completo” per i pasti dei propri bambini. Sinistra Ecologia Libertà, che ha sollevato la questione senza alcun intento speculativo, continuerà questa battaglia nei prossimi giorni nella speranza che l’Amministrazione comunale ritrovi lucidità e ragionevolezza in una vicenda che comporta una inaccettabile disparità di trattamento tra i bambini”.
Giuseppe Marrone