Colori delle Regioni, si avvicina l’atteso report della cabina di regia sulla base del quale ogni venerdì si determinano gli eventuali passaggi da una zona all’altra per i territori. A tenere banco in questi ultimi giorni è stata in particolare la questione riguardante il parametro RT – che si riferisce ad oltre 15 giorni prima della pubblicazione settimanale dei dati – e il peso che rivestirà nelle decisioni finali. Molte Regioni infatti, sebbene con una situazione “in tempo reale” ampiamente sotto controllo, rischiano un paradossale passaggio in zona arancione. E tra queste c’è anche il Lazio.
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Colori delle Regioni: la possibile cartina da lunedì 17 maggio 2021
Al momento le indiscrezioni parlano di un mantenimento della situazione attuale in Italia, ovvero con quasi tutte le Regioni in zona gialla. Ad oggi la situazione è la seguente:
- zona arancione: Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna
- gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto
- bianca: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
Ebbene, da quanto si apprende dalla settimana prossima soltanto la Valle D’Aosta dovrebbe restare in zona arancione con Sicilia e Sardegna che dovrebbero rientrare in quella gialla.
L’incognita del parametro RT: chi rischia di più
L’unica incognita, lo ripetiamo, è rappresentata dal peso che ricoprirà il valore RT se questo dovesse raggiungere (o superare) il valore “1”. Stando ai dati di venerdì scorso l’RT di molte Regioni (calcolato al 28 aprile scorso) era prossimo a questa soglia che, ormai è noto, fa scattare la zona arancione. Anche stavolta sarà così o, come è giusto che sia, si terrà conto degli altri parametri (incidenza, ospedalizzazione, ecc.) che sono tornati sotto controllo?
Tra le Regioni con un RT superiore a 0.90, in attesa ovviamente dell’aggiornamento di domani, troviamo la Campania (0.95), l’Emilia Romagna (0.92), il Lazio (0.91), la Liguria (0.96). Quindi la Lombardia (0.92), le Marche (0.94), la PA Trento (0.97) e la Puglia (0.91). Anche Umbria (0.93) e Veneto (0.95) sono a rischio da questo punto di vista. Molise e Bolzano hanno inoltre già superato l’1.