Se da una parte l’Italia quasi tutta “tinta” di giallo sta ripartendo, dall’altra molte attività sono ancora chiuse. O meglio, aperte “a metà”. E’ il caso di bar e ristoranti che, nelle zone gialle, hanno rialzato sì la saracinesca a pranzo e a cena ma solo con i tavoli all’esterno. Quando si potrà pranzare anche al chiuso? E fino a quando ci sarà il coprifuoco? Sono queste solo alcune delle domande che si pongono gli italiani, a maggior ragione ora che si avvicina la bella stagione e l’obiettivo è incentivare il settore del turismo.
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Quando riaprono i ristoranti al chiuso?
Il Governo ha messo a punto una road map e nelle zone gialle, salvo cambiamenti, i ristoranti potranno riaprire al chiuso – ma solo per il pranzo – dal prossimo 1 giugno. Eppure, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è fiducioso e ai microfoni di Domenica In ha annunciato: “Restiamo ancora qualche settimana e riapriremo anche i locali la sera, anche al chiuso. Ora si può, possiamo allargare le maglie, prima i numeri non lo permettevano. Eravamo nel pieno della terza ondata. Ma le regole bisogna continuare a rispettarle. Evitare assembramenti, tenere la mascherina. Non intendo al mare, ma bisogna resistere un po’. Stiamo andando incontro alla riapertura completa di tutte le attività, ma serve ancora prudenza viste le varianti”.
E sul coprifuoco Sileri non ha nascosto l’intenzione di posticiparlo: “Nelle prossime settimane anche il coprifuoco, se i numeri continuano ad essere dalla nostra, con gli ospedali che si svuotano potrebbe essere spostato in avanti. Non è una decisione mia, va valutato scientificamente. I numeri potrebbero consentirlo tra 7-10-15 giorni”. Pierpaolo Sileri è fiducioso, consapevole però che non bisogna abbassare la guardia. “Il Covid c’è ancora. Fino a che avremo questi numeri di ricoveri in terapia intensiva e decessi non possiamo abbassare la guardia. Capisco le persone e il bisogno di ricominciare a fare una vita normale, serve ancora pazienza per 2-3 settimane, aspettare che si concludano le vaccinazioni di tutti gli over 80 e che si arrivi a 30 milioni di italiani coperti con almeno la prima dose di vaccino. L’Italia quasi ogni giorno conta ancora tra i 200 e i 300 morti per Covid che sono ancora parte della terza ondata. Ma se la campagna vaccinale continua ad andare avanti così, entro la fine del mese quel numero si dimezzerà” – ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.