Pochi giorni fa a Prato, una giovane ragazza di 22 anni è rimasta impigliata in un orditoio, perdendo tragicamente la vita sul posto di lavoro. Luana, questo il nome della giovane, lavorava in fabbrica per mantenere il figlioletto. Ancora una tragica morte sul lavoro, ancor più tragica se si pensa a tutta la vita che Luana aveva ancora il diritto di vivere. Nella giornata di oggi, lo street artist Jorit stava lavorando al murales in memoria della giovane ragazza, fino a quando non è stato aggredito.
L’aggressione e il murales
Stava lavorando al murales dedicato a Luana quando è stato aggredito da un tossico dipendente e attaccato dal cane dello stesso. Il motivo? portargli via una collanina a cui teneva. Lo street artist, però, non vuole vendetta, ma desidera che questo evento possa far ragionare e portare “sulla giusta strada”. Jorit si è sfogato su instagram con un lungo post, pubblicando le foto delle ferite dovute all’aggressione.
“Le lotte sociali per la sanità per gli spazi comuni, per il lavoro e PER LA SICUREZZA SUL LAVORO non hanno nulla a che fare con la droga e con lo sballo, oggi mentre dipingevo il volto di Luana d’Orazio ragazza di 22 anni morta sul lavoro per colpa di una società che mette davanti il profitto alla vita dei lavoratori, sono stato aggredito da un tossicodipendente che con una scusa mi ha dato addosso, un omone di 2 metri con cane altrettanto grosso, il cane ovviamente non è colpa sua (poverino) per difendere il padrone mi ha morso il braccio atterrandomi.
Tutto questo per rubarmi una collanina a cui tenevo tantissimo.
Non ho nessuna volontà di vendicarmi non mi interessa, non sporgerò denuncia, ma spero che questo sia un evento che faccia ragionare tutte le persone che lottano ogni giorno, tutti noi che affettuosamente ci chiamiamo “compagni”, noi che vogliono cambiare questo mondo, questa gente è soltanto feccia noi dobbiamo stare con i lavoratori con il popolo non con questi qui e siamo noi che li dobbiamo allontanare, siamo noi che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e rendere i posti occupati sicuri.
Ringrazio di cuore i ragazzi dell’ #exsnia di Roma che sono bravissimi a resistere alla speculazione edilizia che voleva trasformare il parco dell’ ex snia in un centro commerciale per tutto il supporto che mi hanno dato, ovviamente non è colpa loro. Ma spero che questo evento che in tutta sincerità mi ha traumatizzato non poco sia di monito a tutti e magari ci riporti sulla giusta strada.”
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