Le Istituzioni non rispondono alle difficoltà che l’assistenza medica domiciliare sta subendo: come se le mancate vaccinazioni e la mancanza di materiali sanitari non fossero vere problematiche sanitarie. Adi Famiglie Italiane ha così deciso di richiedere un confronto a tu per tu con i pazienti, con le famiglie, con le persone in difficoltà che vivono nella Regione Lazio.
La presidente, Serena Troiani, lancia così un appello: «Aiutiamoci a migliorare la vita dei nostri cari e le nostre vite. Ci stanno togliendo il diritto di essere assistiti / curati in casa! Scrivete a adi.famiglieitaliane@libero.it ».
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La richiesta si estende a coloro a cui è stata concessa l’assistenza domiciliare infermieristica ma poi hanno
- Ridotto il personale
- Ridotto le ore di assistenza
- Proposto gli Oss al post degli infermieri
- Proposto la struttura
- Lasciato con i turni scoperti
- Ridotto i materiali di consume
- Se avete fatto richiesta e vi hanno detto che: o non vi spetta o che al momento non è possibile erogarla
L’assistenza domiciliare è un diritto sacrosanto per le persone in difficoltà, per pazienti che non sono assolutamente di serie b e meritano almeno di essere considerate dalle Istituzioni, anche se non hanno preso il Covid.