A maggio l’anno scorso finiva il lockdown, con le attività che lentamente rialzavano le saracinesche. Ora, a distanza di un anno, si torna sempre sullo stesso tassello: le riaperture. Sempre nello stesso mese. Perché se è vero che adesso abbiamo il vaccino come arma a disposizione, è altrettanto vero che gli italiani devono continuare a rispettare delle misure restrittive. Spostamenti limitati, bar e ristoranti chiusi se non per lavorare d’asporto o con consegne a domicilio, shopping “vietato” nelle Regioni in fascia rossa. Ma maggio, sembrerebbe essere (o almeno si spera), il mese delle ripartenze. Il nuovo decreto, infatti, ha “bandito” la zona gialla, ma prevede un meccanismo per allentare le misure in quei territori dove si ritiene necessario, dove i contagi sono in calo e dove la campagna di vaccinazione sta proseguendo senza intoppi.
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” I dati mostrano un progressivo, seppur lento, miglioramento nei ricoveri per Covid. Questo è dovuto alle restrizioni maggiori durante le precedenti settimane, ma c’è anche la variabile della vaccinazione. Questa combinazione di chiusura e di progressione della vaccinazione sta influendo sui dati delle ospedalizzazioni e questo effetto continuerà a crescere, da metà maggio avremo più dei tre quarti di over 60 protetti”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Proprio oggi ci sarà il confronto Stato-Regioni per capire come riaprire, quando e dove perché gli italiani sono stremate, intere categorie sul lastrico.
Calendario Riaperture: quando riaprono ristoranti, palestre, cinema e teatri a maggio
Tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo, la riapertura dei ristoranti a maggio a pranzo e a cena privilegiando gli spazi all’aperto e la possibile ripresa anche di attività come palestre, piscine, cinema, teatri.
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“Tutto dipenderà dai dati, l’ipotesi di lavorare in modo particolare sulle riaperture per attività all’aperto è un’ipotesi che personalmente mi convince molto. Poi dovremo chiaramente confrontarci con i nostri scienziati e con i nostri tecnici in sede di governo, ma tutti i dati che ho visto indicano che all’aperto c’è sicuramente una minore possibilità di contagio. Credo quindi che la stagione della primavera inoltrata potrà aiutarci a recuperare alcune attività all’aperto” – ha dichiarato l ministro della Salute Speranza è ottimista e ai microfoni di Bruno Vespa a Porta a Porta.
Nel Governo si valuta anche di posticipare l’orario del coprifuoco a mezzanotte, rientro a casa ora fissato alle 22. Per quanto riguarda cinema e teatri, invece, il ministro Franceschini ha già presentato un protocollo al Comitato Tecnico Scientifico e ha chiesto di aumentare il numero degli spettatori: 500 al chiuso e 1.000 all’aperto, raddoppiano così le soglie usate finora. Per palestre e piscine, invece, si potrebbe iniziare con le lezioni individuali, sempre nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Dall’igienizzazione degli attrezzi al distanziamento interpersonale. Un altro punto da analizzare riguarda lo spostamento tra le Regioni, perché l’estate è alle porte e bisognerebbe consentire i movimenti per incentivare un altro settore piegato dalla crisi, quello del turismo. Quello che è certo è che una data specifica non c’è, non sarà un via libera, ma maggio sembrerebbe essere davvero il mese della ripresa. Tutto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica e dalla campagna di vaccinazione, con l’obiettivo di “tutelare” soprattutto gli anziani e le categorie più esposte al rischio.