Mai come quest’anno si sta parlando di trombosi, ovviamente in relazione ai vaccini e in particolare a quello di AstraZeneca. A fronte di questa paura, però, ci sono dei dati statistici che analizzano quanti casi di trombosi sono potenzialmente connessi al vaccino anti Covid di AstraZeneca. L’Ema, qualche giorno fa, ha precisato e dichiarato che seppur possa esistere un possibile collegamento tra il vaccino e quest’effetto collaterale, i benefici superano i rischi. Appena 48 ore dopo la dichiarazione dell’Ema, la CNN ha emesso un report della possibilità grazie ai dati disponibili finora.
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AstraZeneca e trombosi: dati e statistiche
Nello specifico l’Agenzia ha analizzato 62 casi di trombosi cerebrale e 24 casi di trombosi della vena splancnica, tutti avvenuti su persone che avevano ricevuto la dose di AstraZeneca dal 22 marzo in poi. A fronte di 25 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino, i casi ufficiali sono 86 di cui 18 i decessi.
E’ di questo che l’Ema parla quando scrive di “gravi eventi di coagulazione del sangue” che appunto si riferiscono ad 1 caso su 100mila. Essendo così rari è anche difficile capire quali sono i soggetti più a rischio: tuttavia si è notato come la maggior parte dei casi si sia verificato su donne under 60.
Anche qui però non c’è una certezza scientifica perché con AstraZeneca risultano vaccinate più donne che uomini. Stando ai numeri, comunque, il rischio trombosi è più elevato nei giovani rispetto alle persone che hanno più di 60 anni: proprio per questo l’Italia e altri Paesi europei hanno deciso di utilizzare AstraZeneca solo per gli over 60.