Da oggi il Lazio torna a colorarsi di arancione e da domani, mercoledì 7 aprile, le porte scolastiche della Regione si riapriranno. E’ una ripartenza titubante, piena di dubbi e di paure: un po’ come quella circoscritta ai pochi giorni precedenti a Pasqua. Il bollettino del Coronavirus per la giornata di ieri infatti non delinea una situazione ‘tranquilla’: parliamo di 1.419 casi di positività (di cui 700 solo a Roma città).
Come già anticipato dal Decreto in vigore, le scuole riapriranno e permetteranno la didattica in presenza fino alla 3° media al 100%, mentre per gli istituti superiori è prevista una presenza ridotta (variabile dal 50 al 75%).
Lazio, riaprono le scuole: Presidi preoccupati e indecisi
Se le famiglie temono da un lato il contagio, dall’altro spingono per il rientro tra i banchi; eppure anche i Presidi delle scuole hanno una visione indecisa sulla Dad. Tiziana Sallusti, la Dirigente Scolastica del Mamiani (Liceo statale di Roma) poco prima delle festività ha scritto una circolare: ‘nonostante le mille difficoltà in cui ogni giorno ci muoviamo a causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno siamo un po’ più sollevati perché davanti a noi comincia a scorgersi una luce. La campagna vaccinale sta proseguendo; molti docenti e operatori sono già vaccinati; dopo le vacanze pasquali ci ritroveremo in presenza e, dunque, pur consapevoli che ancora dovremo affrontare un po’ di strada in salita possiamo essere più ottimisti’.
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La stessa Sallusti, però, in un’intervista rilasciata al La Repubblica ha dichiarato che: abbiamo attualmente circa una decina di positività, anche persone che lavorano insieme segreteria. Inutile nasconderlo: nei giorni di zona rossa (quando le scuole erano chiuse) i bambini hanno giocato insieme, al parco, senza mascherina. Bisogna essere accorti: la paura c’è speriamo bene“. E’ evidente che se da un lato c’è voglia e necessità di farsi forza, dall’altro la preoccupazione pervade tutti.
Da oggi, comunque, gli studenti del Lazio avranno accesso gratuito ai tamponi anti-Covid: raccomandando uno screening quanto più ampio possibile, per un rientro in sicurezza (quanto più possibile).