Sono bastati pochi minuti per mandare in fumo, letteralmente, l’intera cucina. E’ con un filo di voce che Marta ci racconta la disavventura capitata ieri a lei e al suo compagno ieri, mentre voleva preparare il “casatiello”, tipico dolce napoletano per il giorno di Pasqua.
Il racconto di Marta
“Avevo messo il dolce nel forno e proprio in quel momento mia madre, che abita al piano sopra al mio – spiega Marta – mi ha chiamata al telefono per invitare me e il mio compagno a prendere un caffè. Abbiamo accettato, dicendo che potevamo stare al massimo 10 minuti, proprio perché avevo acceso il forno. Ma dopo 5 minuti abbiamo iniziato a sentire odore di bruciato. Siamo corsi di sotto e abbiamo visto le fiamme che uscivano dal forno e che invadevano la cucina. Il primo pensiero sono stati i nostri gatti: avevamo paura per la loro sorte. Il mio compagno si è messo una sciarpa sul viso ed è entrato in cucina, che nel frattempo era invasa dal fumo, e ha cercato di salvare i gatti. Anche io, dopo qualche istante, mi sono messa una sciarpa in faccia e sono entrata alla ricerca dei gatti, che per me sono come figli. La casa, a causa delle finestre tutte chiuse, era invasa dal fumo, non si vedeva nulla. Ero in preda al panico, perché avevo paura che scoppiasse la bombola del gas: queste case, infatti, non hanno l’allaccio alla fornitura del gas diretto e utilizziamo il bombolone del Gpl. Il mio compagno, nonostante non si sentisse bene, è riuscito a uscire fuori, scavalcando il muro del giardino, per andare a staccare il tubo che collegava al gas. Fortunatamente c’è riuscito, scongiurando un’esplosione. Nel frattempo il vicino di casa è arrivato con un estintore, che noi non abbiamo, e con quello è riuscito a spegnere le fiamme. Poi hanno avvicinato alla finestra un aspiratore per foglie per aspirare il fumo. Poi non ricordo cosa sia successo: è arrivata un’ambulanza e ha portato via sia me che il mio compagno, perché avevamo inalato molto fumo e ci eravamo intossicati”.
Sia Marta che il compagno sono stati portati in ospedale e messi in terapia sotto ossigeno, cortisone e una flebo. La cucina è nello stato che potete vedere nelle foto. I due ragazzi sono attualmente entrambi disoccupati a causa del Covid e quanto accaduto ieri aggrava ulteriormente la loro già precaria situazione finanziaria.
La richiesta di aiuto
“Ieri pomeriggio è successa questa disgrazia, ma ma nella disperazione ringrazio Dio che siamo vivi, che il mio compagno sia riuscito a fare ciò che ha fatto, che i vicini ci abbiano aiutato, perché sarebbe bastato poco che il tubo del gas che collega alla bombola, che passa proprio dietro al forno, prendesse fuoco. Siamo quindi davvero fortunati che tutto questo adesso lo possiamo raccontare, perché se prendeva fuoco quello sarebbe saltata tutta casa – aggiunge Marta – Ma adesso ci troviamo in una situazione di forte disagio. Io ho perso il lavoro con la prima ondata di Covid, prima prendevo la disoccupazione, ma adesso mi ritrovo senza. Il mio compagno non ha un lavoro fisso, mia madre ha il reddito di cittadinanza e non può aiutarci più di tanto. Noi tiriamo a fine mese con 630 euro in due persone che a malapena ci bastano per le bollette e un po’ di spesa. Chiediamo aiuto a chiunque possa farlo anche con pochissimo per risistemare casa. Noi adesso, usciti dall’ospedale, siamo ospiti di alcuni amici, ma vorremo tornare a casa nostra, che anche se piccina e un po’ malandata era tutto ciò che avevamo”.
Maria Corrao
Il Corriere della Città si fa quindi promotore di una raccolta fondi – anche solo un euro può essere utile – a favore di Marta e del suo compagno: chiunque potesse e volesse aiutarla può contattare la nostra redazione, verrà messo in contatto direttamente con Marta. Oltre al denaro, ovviamente anche un’offerta di lavoro è ben accetta.