Il detto «essere felice come una Pasqua» da un paio d’anni sta acquisendo un significato decisamente ironico. Per la seconda volta gli italiani saranno costretti dalla pandemia a vivere delle festività particolari, senza parenti e senza potersi spostare. L’Italia si prepara a mettere a punto un piano nazionale e anche il Lazio, come Regione, ha scelto quale strategia adottare.
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Pasqua e Pasquetta: piano anti-assembramenti
Alle 11 di ieri mattina si è riunito a Palazzo Chigi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, proprio per discutere sul piano per le festività. Alla riunione, assieme al Ministro dell’Interno Lamorgese erano presenti anche i vertici delle forze dell’ordine e dell’intelligence. Sicuramente l’obiettivo è di far rispettare le restrizioni, non lasciando possibilità di assembramenti. Il bilancio per l’Italia, a partire da domani, vede circa 70.000 uomini e donne delle forze dell’ordine in campo, presenti soprattutto nelle strade per controllare gli spostamenti. Come sappiamo in zona rossa non si può uscire dalla propria regione se non per comprovati motivi di necessità, salute e le altre ‘deroghe’ che oramai conosciamo bene. Ci si può spostare, tra le regioni, se si ha una seconda casa ma bisogna prestare attenzione alle ordinanze regionali che vietano l’ingresso. In generale, il piano del Comitato è incentrato su controlli nei parchi, nelle piazze, in strada ma anche sui litorali.
Pasqua nel Lazio: vietati pic-nic e assembramenti
Nella Regione Lazio le ordinanze non sono poi così differenti. Si può addirittura affermare che, visto il picco dei contagi che si sta raggiungendo i questi giorni, i controlli saranno decisamente a tappeto. Il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, in un’intervista rilasciata al Messaggero spiega che: «Le pattuglie delle forze dell’ordine e della Municipale saranno disseminate tra i grandi parchi, sulle strade verso i Castelli, sul lungomare. In tutti i luoghi di aggregazione classici». «Bisognerà rinunciare alle tradizioni – spiega il Prefetto – come ad esempio i pic-nic di Pasqua e Pasquetta: vietatissimi».
In giro bisognerà spostarsi solo per comprovati motivi approvati dal Dpcm in vigore e avendo con sé l’autocertificazione.
Il prefetto sottolinea che in strada, tra domenica e lunedì, ci saranno 2mila uomini determinati a controllare gli spostamenti. «L’approccio tuttavia non sarà poliziesco-repressivo – sottolinea Piantedosi al Messaggero – ai cittadini va tutta la mia comprensione, è stato un anno difficile. Tuttavia le misure messe in campo per tutelare la salute della nostra comunità sono ancora più efficaci quando si accompagnano alla collaborazione».