Le ‘morti invisibili‘. Ultimamente vengono chiamati così quei decessi causati dal Covid dove tutti e nessuno sono responsabili e di cui pochi si accorgono. Decessi silenziosi perché non sbandierati sulle prime pagine dei giornali, decessi invisibili che danno voce a categorie di lavoratori preoccupati. Dal giorno in cui il Lazio è entrato in zona arancione sono morte due persone, entrambi lavoratori del commercio. Riccardo D., era un commesso del Carrefour Expresse in via Po, è deceduto il 29 marzo a causa Covid. Rudy R. era il direttore del Todys in viale Marconi, morto anche lui per Coronavirus.
Una grande fetta di lavoratori esclusa dal piano vaccini ma costantemente a contatto con le persone. «Ci lascia l’ennesimo commesso nel silenzio assordante dei media – ha dichiarato Francesco Iacovone, del Cobas Nazionale – Nel 2020 l’inali ha certificato un aumento dei decessi del 67% rispetto all’anno precedente: ma questi lavoratori restano invisibili, con poche tutele ed esclusi dal piano vaccinale».
Pasqua e Covid: supermercati a rischio contagi
Il sopraggiungere della Pasqua e delle festività portano la gente ad accalcarsi per fare spesa: «Solo ieri mi hanno segnalato 20 casi di positività nei supermercati di Roma» aggiunge Iacovone. La morte di Rudy, il direttore del Todys ha lasciato un grande vuoto, in primis nella sua famiglia ma anche nel quartiere: «Con enorme dolore salutiamo Rudy, il nostro Direttore. La sua generosità e la sua umanità ci hanno accompagnati in questi anni. Sempre pronto a nuove sfide, un passo avanti rispetto agli altri, ha dato spazio a tutti, non dimenticando nessuno. Rudy ha reso il Todis Marconi una Grande Famiglia, e come nelle belle famiglie, restiamo uniti in questo doloroso momento, non dimenticando quello che ci ha insegnato: generosità e affetto silenzioso e sincero».