L’Italia resterà divisa in zone “colorate”, ma solo in due fasce almeno fino al 30 aprile. Un paese “bicolore” tra il rosso e l’arancione, perché la zona gialla è stata “bandita” e nessuna Regione potrà ambire a un allentamento delle misure. E mentre tutto il Paese si prepara alla sorta di lockdown per Pasqua, con un’ulteriore stretta per scongiurare situazioni rischiose, il Governo in questi giorni è al lavoro per mettere a punto il nuovo decreto che entrerà in vigore il 7 aprile.
Nuovo Decreto Draghi: cosa cambia dopo Pasqua
Proprio dopo Pasqua entrerà in vigore il nuovo Decreto, il secondo del Governo Draghi. Ma cosa cambierà? Fino al 30 aprile (giorno in cui cade la fine dello stato di emergenza, che probabilmente verrà rinnovato) nessuna Regione/Provincia Autonoma sarà in zona gialla. L’Italia sarà divisa esclusivamente in fasce rosse e arancioni, con tutte le regole da rispettare che finora conosciamo. Spostamenti vietati in zona rossa, limitati al Comune in zona arancione; bar e ristoranti aperti solo per lavorare d’asporto o con consegne a domicilio; negozi chiusi in fascia rossa, shopping consentito in zona arancione.
A metà del mese di aprile potrebbe però esserci un cambiamento con un allentamento delle misure, ma tutto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica. Tra le ipotesi, qualora la condizione in Italia migliorasse, la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e il rientro in classe degli studenti delle scuole superiori.
Quello che per ora parte certo è che gli spostamenti saranno ancora vietati tra le Regioni e che palestre, piscine, cinema e teatri dovranno continuare a restare chiusi. Tra le novità l’apertura delle scuole, fino alla prima media, anche in quei territori in zona rossa. “Il ministro Bianchi sta lavorando affinché la riapertura avvenga in modo ordinato e in alcuni casi sarà possibile effettuare alcuni test” – ha spiegato Draghi.