Nella giornata di ieri Mario Draghi ha convocato a Palazzo Chigi il Ministro della Salute Speranza e il Cts (presenti i membri Silvio Brusaferro e Franco Locatelli) per ragionare sul nuovo Decreto. L’incontro ha avuto come scopo quello di monitorare l’evoluzione del quadro epidemiologico italiano (sia negli ospedali che a livello di contagi). Non è ancora emerso quale potrebbe essere l’indirizzo del Nuovo Dpcm, tuttavia Draghi ha parlato di “nuove riaperture”. Il Presidente del Consiglio vorrebbe infatti allentare le restrizioni, solo però se la situazione Coronavirus rientri sottocontrollo. Quello di cui si è parlato ieri e che Draghi vorrebbe firmare, comunque, non è un Dpcm bensì un Decreto Legge. Capiamo assieme i punti che potrebbero essere prendenti nel nuovo decreto di aprile.
Nuovo Decreto Legge 7 aprile 2021: possibile proroga delle restrizioni per 1-2 settimane
Il Cts ha chiesto di proseguire con le zone rosse (e dunque massime restrizioni) almeno fino al 15 aprile. Come sappiamo però il Comitato Tecnico Ccientifico riveste un ruolo di consiglio dunque non si tratta di una decisione definitiva. Dopo il lockdown delle vacanze di Pasqua è possibile una seconda zona rossa per una o due settimane.
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In linea con questo scenario resterebbe in vigore lo stop agli spostamenti tra Regioni e la chiusura annessa di tante attività (dai ristoratori ai luoghi di cultura). C’è una novità tuttavia: una deroga per le scuole. L’obiettivo del premier è infatti quello di riaprire le scuole almeno per i più piccoli (fino alla prima media) anche in zona rossa.
Nel nuovo Decreto Legge, in più, dovrebbe tornare ad esistere la cosiddetta “zona gialla” che da circa due settimane è stata censurata in tutta Italia, per la preoccupazione del picco di contagi.