Si è svolta nella sala stampa della Camera dei Deputati un incontro organizzato e moderato dall’Onorevole Maurizio Cattoi, (Commissione Affari Costituzionali), occasione per presentare il volume: “Poesie disoneste e altre riflessioni sulla violenza di genere” scritto da Virginia Ciaravolo e Claudia Saba.
Oltre le due autrici, sono intervenute le onorevoli Stefania Ascari e Valentina Barzotti rispettivamente in commissione Giustizia e Lavoro alla Camera.
Era presente in collegamento anche l’attrice Barbara De Rossi, che ormai da anni è un punto di riferimento per le associazioni che si occupano di contrasto alla violenza di genere.
Ed è proprio l’attrice e attivista romana, dopo aver interpretato alcuni brani delle poesie contenute nel libro, a spazzare i convenevoli di rito per puntare dritta al punto: la difesa delle donne abusate. E colpite per primo (sono le parole di De Rossi) proprio dalla “parola”, dalle parole orribili utilizzate il più delle volte come armi di discriminazione e di umiliazione, e sicuro preludio alle violenze fisiche che conosciamo e riconosciamo quotidianamente attraverso i media.
La dottoressa Virginia Ciaravolo invece ha portato la discussione sul tema di più stringente attualità: Violenza al tempo della pandemia. “Un’escalation che non ha conosciuto sosta in questo periodo anzi, è aumentato specie nel luogo che più di ogni altro dovrebbe esser quello protetto e che invece è diventato, statistiche alla mano il più pericoloso: la casa.”
L’analisi di Virginia è spietata: “Sono ridotti i delitti e le azioni delittuose per gelosia, quel movente classico che abbiamo sentito sempre utilizzato nella descrizione di fatti violenti contro le donne, per assistere a una azione di vera e propria sopraffazione continua.”
Una sorta di “metodo di relazione” si potrebbe sintetizzare ascoltando l’accorato intervento della coautrice del libro, che ha poi accennato al “Protocollo Napoli” che si propone di tracciare le linee guida per gli operatori chiamati a valutare le condizioni di affidamento dei minori in caso di conflitti tra i genitori.
Toccante anche l’intervento di Claudia Saba che ha portato una testimonianza diretta di quello che significa subire violenza, aggiungendo che: “anche la poesia può aiutare ad uscire dalla violenza”.
Violenza sulle donne che per l’onorevole Ascari: “Non è altro che un fenomeno criminale, non più soltanto emergenza sociale. Chi uccide ha quasi sempre le chiavi di casa. E quello che discutiamo qui è solo la punta dell’iceberg, perché nove donne su dieci non denunciano affatto”.
Ascari che insieme a molte colleghe della Camera e del Senato è stata tra le promotrici della legge numero 69 del luglio 2019., anche detta “Codice Rosso”, legge che prevede l’istituzione di una corsia immediata di indagine in caso di denuncia per violenza. Una legge fondamentale, sono le parole della Ascari, ma non sufficiente, perche: “compito del legislatore è ascoltare le associazioni e confrontarsi con chi opera sul campo contro questo fenomeno”.
L’ultimo intervento è stato della deputata Valentina Barzotti, che da esperta in materia di lavoro, ha parlato di una forma di violenza che colpisce in verità non soltanto le donne, ma principalmente esse: Il Mobbing. “Una violenza senza nome ma dai mille volti, che colpisce silenziosamente ma che poi si ripercuote nel tessuto sociale, perché chi è colpito porta quella violenza dall’ufficio a casa. Un fenomeno che lede la dignità della persona”.
Un fenomeno che, ha concluso Barzotti, ancora non è normato da leggi, a differenza di altri paesi europei, ma che incide moltissimo nella vita lavorativa delle donne che ne sono colpite.
Mauro Valentini