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Roma. Serial killer dei gatti di via Lavinio, il mistero del micio scomparso

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Un gatto sparito nel nulla e la preoccupazione per la sua sorte, ma non solo: c’è il sospetto che qualcuno possa aver avvisato la “killer dei gatti” di Roma dell’imminente visita di vigili, Asl e guardie zoofile. Ma ecco cosa è successo. Ieri, in attuazione dell’Ordinanza emessa lo scorso 14 marzo dalla Sindaca Raggi, si è tenuto il primo intervento congiunto tra Polizia Locale e ASL Rm2 per il controllo dell’abitazione della ormai “celebre” signora di via Lavinio, nel quartiere Appia Latino.

Non è stato trovato alcun animale e la signora ha affermato di aver ceduto il gatto, più volte fotografato nei giorni scorsi, a un frate di sua fiducia, ma senza voler fornire alcuna ulteriore informazione e sostenendo anche di averlo acquistato regolarmente da un negozio di animali in Via Appia.

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Sul posto erano presenti anche ENPA di Roma, EARTH ODV e Lega Nazionale per la Difesa del Cane sez. Ostia che lamentano un intervento tardivo della Polizia Locale nell’attuazione dell’Ordinanza. Si auspicava invece che l’intervento fosse più celere, vista la notizia, solo di pochi giorni fa, della presenza di un gatto all’interno dell’abitazione.

Le associazioni hanno potuto anche constatare quanto già risultava da un video registrato ieri da una vicina di casa e pubblicato sulla pagina Facebook del Coordinamento gatti di Via Lavinio, e cioè una visibile striscia di sabbietta per gatti con escrementi, probabilmente caduta da una busta rotta, che partiva dall’edificio della signora e andava fino ai cassonetti, segno che con molta probabilità il gatto sarebbe stato ceduto da poco tempo. Sempre nello stesso video si vede che nella busta lasciata vicino al cassonetto, oltre alla sabbietta sporca, è presente anche una lettiera di plastica azzurra.

Tutta la circostanza induce il serio sospetto che la signora sia stata preventivamente avvisata da “qualcuno” sul giorno in cui ci sarebbe stato l’intervento presso la sua abitazione.

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“In questo momento in casa della signora non ci sono animali”, dichiara Valentina Coppola, presidente di EARTH, “ma questo non significa che non ci saranno neanche domani e, in ogni caso, le condizioni in cui è stata trovata l’abitazione costituiscono un pericolo per la salute pubblica. È necessario un intervento coraggioso e coercitivo da parte della Polizia Locale e dei Servizi Sociali, affinché la signora sia dichiarata socialmente pericolosa e venga accolta in una casa famiglia. Solo così potrà realmente cessare un incubo durato 20 anni”.

“L’ordinanza della Sindaca Raggi è sicuramente un importante passo in avanti per cercare di porre definitivamente fine questa annosa e macabra vicenda”, dichiara Ilaria Riccitelli, Consigliere ENPA ROMA, ma è fondamentale che gli interventi futuri, che si rendessero eventualmente necessari per la presenza di animali, siano eseguiti con tempestività e senza alcun preavviso”.

“L’ordinanza è l’unico strumento che può fermare questa persona nel commettere maltrattamento a danni degli animali oltre che verso se stessa, mi auguro vivamente che i controlli futuri, siano frequenti e fatti con la massima attenzione dalla Polizia Locale e senza fughe di notizie”, è quanto dichiara Emanuela Bignami, Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Ostia.

Le Associazioni Animaliste insieme al Coordinamento Gatti di Via Lavinio hanno anche lanciato un appello sui social per cercare di rintracciare il gatto che si spera sia stato effettivamente ceduto a qualcuno, in modo tale che questa persona magari in buona fede del tutto ignara della situazione non restituisca il gatto alla signora.

https://www.facebook.com/171005006833269/videos/265473728404300

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