Scuole chiuse, ma la mensa si paga lo stesso. Succede a Pomezia, dove i genitori dovranno pagare un servizio che non è stato erogato, salvo poi scalarlo in futuro. Ma sulla questione c’è, oltre al giusto malumore delle famiglie, anche quello della Lega. I consiglieri Fabio Fucci, Emanuela Pecchia, Saverio Pagliuso, Massimo Abbondanza hanno infatti dichiarato che “Sui pagamenti della mensa scolastica è successo proprio ciò che prevedevamo: le famiglie di Pomezia si sono viste richiedere in questi giorni il pagamento per intero del mese di marzo, nonostante le scuole resteranno chiuse per “zona rossa” fino a dopo Pasqua. Ecco perché avevamo chiesto nel Consiglio Comunale di far pagare la mensa solo per i giorni di effettiva frequenza, metodo che peraltro funzionava fino al 2019″.
“La nostra proposta – hanno proseguito i consiglieri della Lega – come sempre, è stata bocciata da questa amministrazione pentastellata che si dimostra ad ogni occasione insensibile ai problemi delle nostre famiglie. In un periodo in cui molti nostri concittadini vivono la gravissima crisi economica legata alla chiusura di molte attività lavorative, chiedere di pagare in anticipo per un servizio di cui non si è goduto non solo risulta inopportuno, ma anche profondamente ingiusto”.