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SGOMBRERO ALLA TRILUSSA, L’ATTACCO DEI SINDACATI ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

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Sindacati e lavoratrici sul piede di guerra. Questa mattina, dopo lo sgombero forzato alla Trilussa, una delegazione di lavoratrici, accompagnate dai delegati Filcalms, si sono recate in piazza Indipendenza per chiedere di incontrare il sindaco Fabio Fucci. Quando hanno saputo che il Primo Cittadino era assente, hanno chiesto di conferire con la vice sindaco Elisabetta Serra. “Ci hanno detto che in quel momento era in riunione – racconta Francesca Gentili  della Filcams Territoriale – e di attendere. Abbiamo aspettato più di un’ora e mezza, dopodiché ci hanno comunicato che la vicesindaco era andata via. Non si scappa così davanti ai problemi dei cittadini. E’ inoltre assurdo minimizzare, come ha fatto il sindaco, quanto accaduto oggi: ci sono referti medici che contrastano con le sue parole”. Dopo l’accaduto, i sindacati hanno deciso quindi di formalizzare la richiesta d’incontro con l’Amministrazione pometina. “Le Scriventi O.S. – si legge nella lettera indirizzata al sindaco di Pomezia – in riferimento ai fatti accaduti in data odierna relativi allo sgombero operato nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori addetti alle pulizie nel Plesso “Trilussa” di Pomezia ed in particolare  alle modalità con le quali hanno operato le forze dell’ordine che, come ci hanno riferito le lavoratrici, sono state costrette a ricorrere alle cure del locale Ospedale, chiedono una presa di posizione netta e auspichiamo di distanza da parte di detta Amministrazione e soprattutto chiedono che la stessa si faccia promotrice di un intervento di sensibilizzazione nei confronti del Prefetto al fine della convocazione di un tavolo utile alla gestione ed alla risoluzione di detta vertenza. Tale situazione rischia infatti di esplodere nuovamente e di vedere coinvolti anche i lavoratori di altri plessi sul territorio a causa del permanere delle criticità che stanno determinando una consistente riduzione dell’orario di lavoro degli addetti e di conseguenza della crescita dei  forti disagi  e del  netto peggioramento delle condizioni igieniche e sanitarie in cui si ritroverebbero i bambini, il personale docente e gli addetti delle scuole. Certi che prenderete in debita considerazione la presente, alla luce di quanto sopra,  chiediamo un urgente incontro ed inviamo distinti saluti”. Anche Giuseppe Cappucci, segretario CGIL, esprime la sua opinione. “Quanto successo oggi presso la scuola Trilussa di Pomezia non può passare inosservato e non creare indignazione – dichiara Giuseppe Cappucci, Segretario generale CGIL Roma Sud-Pomezia-Castelli – Le lavoratrici e i lavoratori degli “Appalti Storici”, che si occupano delle pulizie negli istituti scolastici, in protesta da ieri sera con l’occupazione della scuola sono stati sgomberati con modalità che lasciano perplessi. Un’azione estremamente decisa delle forze dell’ordine, che ha costretto alcune lavoratrici al ricorso di cure mediche presso l’Ospedale. Un metodo di intervento che mi sento di condannare e dal quale auspico prenda le distanze anche l’amministrazione”. Cappucci sottolinea poi la criticità della situazione dei lavoratori che si occupano della pulizia nelle scuole, dovuta ad una forte riduzione dell’orario di lavoro che si traduce in tagli allo stipendio per gli addetti e in un peggioramento delle condizioni igieniche nelle scuole, a danno dei bambini e dei ragazzi. “La tensione rischia quindi di esplodere anche in altri plessi, per questo chiediamo all’amministrazione pometina di sollecitare il prefetto per la convocazione di un  tavolo per la gestione della vertenza”.

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