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“SPACCHETTAMENTO” POMEZIA SERVIZI, PROSEGUONO LE PROTESTE DELLA CGIL

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Non molla la CGIL FP sulla vertenza Pomezia Servizi, anzi rilancia. Questo il comunicato di Marco Frezza, che per la Segreteria del sindacato sta seguendo la vicenda:

“A gennaio, dopo l’improvvisa decisione del Consiglio Comunale di fine anno di spezzettare la Pomezia Servizi mettendo a gara manutenzione, verde e pulizie, abbiamo incontrato il Sindaco – si legge nel documento – Un colloquio molto civile, dove ognuno a ribadito le sue posizioni. Poi c’è stato un altro Consiglio comunale, e la scorsa settimana un incontro con il nuovo CDA dell’Azienda. In questi incontri non ci è mai stato presentato un bilancio, un piano industriale, uno studio accurato a sostegno delle scelte dell’Amministrazione. Dopo questi passaggi, siamo sempre più convinti che le motivazioni che giustificano la fretta di questa scelta non reggono. Si è detto che la Pomezia Servizi è in perdita. Ma non si dice che la stessa è una società in house, eroga servizi solo per il Comune di Pomezia, con il quale ha stipulato dei contratti di servizio. Se il Comune negli anni non ha pagato questi servizi, è ovvio che la società sia in perdita”. Frezza contesta le ragioni esposte dagli amministratori comunali. “Poi si afferma  che privatizzando i servizi, vi sarebbe un risparmio. Però, calcolatrice alla mano, con meno fretta e assumendo tutte le informazioni necessarie, forse ci si renderebbe conto che il costo del personale, del materiale, della strumentazione e un minimo di utile per il padrone (che non si fa imprenditoria per la gloria) è superiore a quanto oggi costa la Pomezia Servizi. Noi lo abbiamo fatto, lo faccia anche il Sindaco e poi confrontiamo i documenti. A meno che non si tagli sul personale. Su questo il Sindaco continua a parlare delle garanzie previste dal CCNL applicato. Intanto non è detto che chi vinca una gara applichi il medesimo CCNL, comunque invitiamo il sindaco a leggersi attentamente l’art. 4 del CCNL  Multiservizi. Perché in caso di mutamento delle condizioni, come ad esempio una base d’asta più bassa, chi subentra può ridurre il personale. E non regge nemmeno il ripetere che “c’è un comune sentire sull’inefficienza della Pomezia Servizi”. Se per anni alla Pomezia Servizi non sono state pagate le fatture, come poteva funzionare l’Azienda? Con quali soldi si possono acquistare il catrame o i medicinali delle farmacie? Ma per quale oscuro motivo non si vuole dare un anno di tempo alla Pomezia Servizi ed al nuovo CDA per provare a migliorare l’efficienza e l’efficacia? Noi siamo pronti a sfidarlo su questo terreno, Sindaco, oppure ci deve convincere, però con carte alla mano, che sia possibile coniugare la privatizzazione dei servizi, la garanzia dei  posti di lavoro e retribuzioni, e risparmiare denaro pubblico”.

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