Si chiama Norma e nel suo quartiere, San Giovanni, la conoscono tutti. E’ una signora di sessant’anni e vive da sola (o per così dire) in un grande appartamento nelle vicinanze di via Lavinio, colmo di immondizia e infestato di blatte. Proprio in quell’appartamento, però, la signora era solita maltrattare e uccidere dei gattini innocenti. Le immagini di quei micetti affacciati alle finestre, sul punto di lanciarsi di sotto per sfuggire alle torture della signora, giravano ormai da tempo sui gruppi social. Per bloccare la situazione è dovuta intervenire la Sindaca di Roma, con un’ordinanza: “Allontanamento animali domestici, sgombero rifiuti e materiali di risultanza, pulizia, disinfestazione disinfezione e sanificazione dell’appartamento“.
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La serial killer dei gatti: la storia di una signora di San Giovanni
La signora, conosciuta dai residenti come “la serial killer dei gatti”, soffre di disposofobia (è un’accumulatrice seriale) ed era solita adescare gatti randagi con delle scatolette di cibo per poi rinchiuderli nell’appartamento degli orrori. Le prime proteste risalgono al 2003 ma le prime foto choc hanno iniziato a circolare in rete un paio di anni fa: raffiguravano micetti trovati scarnificati e mummificati nell’appartamento. Ora però, dopo tanti anni di proteste, la signora non potrà più tenere con sé alcun animale domestico. “Gli animali saranno sistemati presso un idoneo luogo alternativo, a cura del Servizio Veterinario della Asl Roma 2” si legge nell’ordinanza.
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“Nel corso dei sopralluoghi all’interno dell’appartamento è stato rilevato il persistere delle pessime condizioni igienico-sanitarie, con infestazione in atto da blatte e che, oltre ad un gatto vivo, sono stati trovati anche quattro gatti morti“.
I miagolii incessanti dei poveri gatti sono finalmente terminati, il VII gruppo Tuscolano di Polizia Locale ed i servizi sociali del Municipio VII adesso dovranno intervenire per attuare l’ordinanza: sgomberando la casa e dando ‘assistenza’ alla signora per verificare il rispetto di quanto stabilito. L’ordinamento riveste un “carattere di urgenza” vista la “necessità di intervenire per il benessere degli animali“, sperando che la firma della Raggi possa mettere ‘fine’ alla brutta storia della serial killer dei gatti.