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Italia in zona rossa e violenze domestiche: il gesto silenzioso per aiutare le donne in difficoltà, ecco come

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aggressione

Un anno di lotta contro il Coronavirus e tra attività chiuse e crisi economica c’è un’emergenza nell’emergenza. Il lockdown ha costretto gli italiani a casa e se c’è chi ne ha approfittato per godersi la famiglia con più tempo a disposizione, c’è chi ha vissuto tra le mura della propria abitazione nella paura più totale. Le violenze sono aumentate, molte donne sono anche state uccise, quelle più “fortunate” invece sono sole e quel restiamo a casa” per loro è una condanna. Proprio per mettere un freno ai soprusi, per aiutare chi è in difficoltà, dal Canada arriva una bella iniziativa, un “gesto silenzioso” che può salvare una vita. 

Il lockdown e le violenze domestiche: il gesto che può salvare una vita

E’ stata Giuditta Pasotto, fondatrice di Gengle.it, attivista e progettista sociale a farsi portavoce di un progetto che viene da molto lontano, messo in piedi dalla Canadian Women’s Foundation. Ma le violenze domestiche, purtroppo, non conoscono confini e bisogna essere uniti per combatterle, da qualunque Paese. 

Un gesto semplice che può essere riconosciuto a livello internazionale per segnalare un abuso domestico. Alzare la mano con il pollice all’interno e chiudere le dita per quattro volte: è questo il campanello d’allarme per aiutare chi è in difficoltà, capire che qualcosa non va. Donne che telefonano alla Polizia per ordinare una pizza, telefonate che celano paure e bisogno di aiuto. Donne che, ora, costrette di nuovo a stare a casa hanno un’arma in più per dire “basta”. 

https://www.facebook.com/GiudittaPasotto/videos/617966448823777/

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