Scegliere l’assicurazione per la propria auto può rivelarsi un’operazione piuttosto complessa.
Il mercato, infatti, è pieno di polizze e soluzioni differenti e non è semplice orientarsi tra una proposta e l’altra, soprattutto nel caso in cui non si sia particolarmente pratici di questo mondo. In tal senso, è innanzitutto importante ricordare che in Italia, così come in Europa e in tanti altri paesi del mondo, l’assicurazione auto è obbligatoria.
Chiunque sia proprietario di una vettura deve infatti siglare per lo meno la RCA, ovvero la “Responsabilità Civile Autoveicoli”: una polizza base che deve essere valida anche solo per lasciare un veicolo in sosta su suolo pubblico.
Dopodiché, le singole assicurazioni possono essere valutate sia in base ai servizi che in base ai costi accessori che offrono, ma ci sono almeno altri due aspetti da tenere in considerazione.
Il primo, com’è facile immaginare, riguarda l’automobile che verrà assicurata, il secondo riguarda invece il conducente, che a seconda della classe di merito in cui è inserito dovrà pagare un determinato premio assicurativo.
Per scoprire come determinare la classe in cui si verrà inseriti o dove ci si trova, al giorno d’oggi è possibile ricorrere anche agli approfondimenti presenti in rete: a questo proposito, si consiglia per esempio la guida sul calcolo della classe di merito su finanzafacile.net, portale specializzato dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie sull’argomento.
Che cos’è la classe di merito
Nel dettaglio, la classe di merito è un punteggio che viene assegnato ad ogni singolo automobilista, tenendo conto dei suoi precedenti alla guida.
Tutti i proprietari di qualsiasi veicolo iniziano la propria storia assicurativa con lo stesso punteggio base di 14. Dopodiché, in base al numero di volte in cui un incidente porta le parti a ricorrere ad assicurazione è possibile migliorare o peggiorare la posizione, muovendosi tra sezioni note col nome di “classi”.
Salire di classe è naturalmente conveniente per tutti, visto che a fasce superiori corrisponde un risparmio economico che, in certi casi, può ridursi addirittura del 50%.
Le classi si articolano seguendo un ordine decrescente: la 1 è la più alta, mentre la 18 è la più bassa. Questo significa che per raggiungere le prime posizioni è necessario che gli automobilisti non incorrano in incidenti per lunghi archi di tempo.
Come conoscere la propria classe di merito
Arrivate a questo punto molte persone, con ogni probabilità, si stanno ponendo tutta una serie di domande di natura pratica. Infatti sono moltissimi gli automobilisti che non conoscono la propria classe di merito, o che magari non prestano attenzione alla cosa da talmente tanto tempo da avere dimenticato ogni genere di informazione.
Ebbene, per fortuna al giorno d’oggi è possibile recuperare con un semplice click: per scoprire quale sia la propria classe di merito infatti è sufficiente ricorrere ad appositi siti specializzati, che procedono al calcolo richiedendo all’utente semplicemente il numero di targa.
È bene chiarire che questo genere di operazione porta a dati certi ed inequivocabili, visto che tutti i siti seri si collegano direttamente al portale di ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative.
Il database di ANIA contiene milioni di informazioni, tra cui gli attestati di rischio di tutti gli assicurati. Leggendo l’attestato di rischio è possibile risalire alla propria classe di merito, che di solito viene indicata con l’acronimo CU, ovvero “classe di merito universale”.
L’attestato di rischio, generalmente, viene fornito dalle compagnie assicurative nei giorni o nelle settimane precedenti alla scadenza di una polizza, ma affidandosi a portali in grado di mettere a disposizione il calcolo della classe di merito sarà possibile ottenere il dato in qualsiasi momento.