Era talmente geloso e morboso verso la moglie da posizionare un gps sotto la sua auto, da monitorare, utilizzando le sue password, i suoi social. Un minuto prima le diceva “ti amo sei solo mia” poi la insultava dicendole “mi fai schifo”. Tutto ciò non considerando né la presenza dei loro figli né tantomeno quella di amici o familiari. In altre occasioni l’uomo aveva minacciato di buttare giù il cancello di casa dei suoi genitori se non gli avesse consegnato i figli.
La denuncia
Questi ed altri episodi hanno indotto infine la donna a rivolgersi agli agenti del commissariato Velletri, diretto da Luca de Bellis. Grazie al materiale probatorio raccolto dagli investigatori, formato sia da testimonianze che da materiale informatico dal quale si evince che l’uomo era capace di farle anche 15 telefonate nello stesso giorno, i poliziotti hanno trasmesso alla Procura della Repubblica di Velletri una comunicazione di reato molto dettagliata.
Il divieto di avvicinamento
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha così deciso di adottare nei confronti del 40enne un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna e ai suoi familiari. Il divieto di avvicinamento si estende al posto di lavoro, alla abitazione sua e a quella dei genitori, all’istituto scolastico frequentato dai bambini. Il divieto include anche quello di comunicare con la moglie con qualsiasi mezzo.
La notifica del provvedimento è stata fatta dagli agenti del commissariato Velletri proprio l’8 marzo, giornata dedicata alla donna.