Roma, la città eterna invidiata da tutti. Quella dove in ogni vicolo – anche il più sconosciuto ai turisti – si respira storia. La stessa dove, purtroppo, in molti angoli l’odore è acre, insopportabile. Cumuli e cumuli di rifiuti, spazzatura di ogni tipo ammassata e cittadini – da più parti della Capitale – infuriati e indignati. Stanchi di continuare a vivere in queste condizioni. L’ultima segnalazione arriva da Cinquina, dove i cassonetti sono stracolmi e le buste di immondizia sono anche in strada. O, addirittura, sui marciapiedi impedendo di fatto il passaggio.
“Siamo sommersi dai rifiuti, via dopo via. Siamo amareggiati – ci spiega una residente. Non si riesce a capire perché da ormai 25 giorni non passa più l’Ama a ritirare, o se passano ma non si fermano”. Oltre il danno, la beffa. “Noi continuiamo a pagare la tassi rifiuti, che tra l’altro arriva anche con degli aumenti”. C’è ancora chi alza la voce, chi cerca di non abituarsi a quella che – agli occhi di molti – sembra essere ormai la normalità. Come se fosse normale muoversi tra i rifiuti, farsi largo tra la spazzatura.