Il futuro dell’Italia, in balia del Covid e dei Dpcm, prevede nuove restrizioni ed un decreto che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile (comprendendo così anche le festività di Pasqua). Il nuovo provvedimento sta prendendo forma proprio in queste ore e se sulle seconde case e gli spostamenti già si vocifera, in dubbio restano i cinema e i teatri. “Non ci sono le ragioni epidemiologiche per alleggerire le misure di contrasto alla pandemia” ha affermato il ministro della salute Roberto Speranza, ma qualcosa per i luoghi culturali potrebbe cambiare. Vediamo cosa può succedere per i cinema e i teatri.
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Nuovo Dpcm: cinema e teatri
Se il piano generale dovesse restare questo allora potrebbe esserci una bella novità per cinema e teatri. Una riapertura, fissata al 27 marzo, almeno in zona gialla. Il ministro Franceschini, ha ascoltato la richiesta di queste due categorie, penalizzate e mai supportate dagli inizi della pandemia. Anche dal Cts è arrivato un parere positivo sulle riaperture per queste due categorie. Alcuni dubbi però, continuano a restare: cos’accadrebbe se si passasse in zona arancione? Uno spettacolo, a teatro, dovrebbe fermarsi? Secondo Franceschini no, bisognerebbe rispettare il calendario dello spettacolo (indipendentemente dal colore) per non danneggiare produzione e lavoratori.
Come sempre gli ingressi saranno contingentati e i biglietti, oltre ad essere nominati, si dovranno acquistati prima online. Ovviamente però, il tutto dovrà rigorosamente rispettare il coprifuoco: gli spettacoli dovranno finire in tempo per permettere alle persone di rientrare a casa entro le 22:00.
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