Mancano sempre meno giorni alla “scadenza” dell’ultimo Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio scorso. Cosa cambierà dal 5 marzo? Il neo Governo Draghi è al lavoro per pianificare – con largo anticipo rispetto a come eravamo stati abituati – le misure restrittive valide dal 6 marzo al 6 aprile, Pasqua compresa.
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«Il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani (oggi, ndr), con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm», ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, durante un incontro con le Regioni sull’emergenza coronavirus. Oggi, dunque, la bozza del nuovo Dpcm sarà inviata alle Regioni e l’approvazione è attesa in serata o nel weekend. Ma cosa cambierà?
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Nuovo Dpcm Draghi fino al 6 aprile
Il nuovo Dpcm, il primo messo a punto dal Governo Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo e le misure varranno fino al 6 aprile: anche Pasqua, come tutte le altre festività, sarà diversa – all’insegna della cautela e del massimo rigore. Potrebbero esserci anche delle piccole riaperture per il mondo della cultura, ma tutto dipende dall’andamento della curva epidemiologica e dal parere degli esperti.
Per ora resta il coprifuoco, l’obbligo di mascherine (all’aperto e al chiuso), il distanziamento e il divieto di spostamento tra Regioni (anche quelle in zona gialla) fino al 27 marzo, ma resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Nuovo Dpcm, spostamenti e seconde case: cosa cambia
L’Italia resta suddivisa in zone colorate: arancione, rosso, giallo e ora anche arancione scuro/rafforzato. Ma con dei cambiamenti per quanto riguarda gli spostamenti e le seconde case. Chi vive in zona gialla o arancione può raggiungere le seconde case anche se si trovano fuori Regione, discorso diverso per tutti coloro che sono in fascia arancione scuro o rosso perché in questo caso c’è il divieto.
Bozza Nuovo Dpcm, palestre, piscine, ristoranti, cinema e teatri
Per palestre e piscine, le regole dettate dal Cts per un allenamento in sicurezza ci sono, ma per gli scienziati è meglio slittare la riapertura o, nei migliori dei casi, fare in modo che le lezioni siano individuali. Ma anche questo dipenderà dall’andamento dei contagi e al momento non c’è nessuna data ufficiale per la riapertura. Lo stesso per cinema e teatri, anche se il ministro della cultura Dario Franceschini ha proposto agli esperti del Cts la riapertura di queste attività (in sicurezza) e l’ingresso nei musei e nei parchi archeologici anche nel weekend. Ricordiamo che le associazioni dei lavoratori dello spettacolo hanno messo a punto un protocollo severo per una ripresa in sicurezza. Mascherina FFp2 obbligatoria, biglietti nominativi da prenotare online, sanificazione delle sale e nessun pagamento alle casse: basteranno per il via libera? Come spiega Il Corriere della Sera, oggi arriverà il parere del Cts sulla riapertura di cinema e teatri il 27 marzo: sarà davvero così?
Per quanto riguarda i ristoranti, le continue richieste per le riaperture serali nelle zone gialle non sono state – almeno per ora – accolte. Per gli esperti il rischio di assembramenti e maggiore diffusione del virus è troppo alto, soprattutto in questo momento così delicato.