L’Italia è destinata a “cambiare” nuovamente colore? Ci sono Regioni che dalla fascia gialla la prossima settimana passeranno in quella arancione? O viceversa? E’ questo quello che si chiedono in tanti, ancor di più perché si avvicina il classico monitoraggio degli esperti della cabina di regia. A quanto pare, sono le 6 le Regioni che rischiano la zona arancione, tra queste in bilico anche la Lombardia e il Lazio che hanno un Rt ancora sotto l’1. Ma questa volta c’è una novità. E’ vero che il sistema “a colori” viene mantenuto, ma le misure – come ha spiegato la ministra Gelmini durante un incontro con le Regioni – non scatteranno più dalla domenica, ma dal lunedì successivo. “Questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end di lavoro“.
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Lazio in zona arancione da lunedì 1 marzo?
A distanza di pochi giorni dall’ultimo monitoraggio degli esperti della cabina di regia, ecco che la domanda – un po’ come un leitmotiv – ritorna ingombrante come sempre. La Regione, che la settimana scorsa seppur con un Rt in lieve aumento era stata confermata in zona gialla, ora sta facendo i conti con un aumento dei casi e delle varianti del virus che si stanno diffondendo a macchia d’olio. Sono già 4 i Comuni nel Lazio in zona rossa: Roccagorga (in provincia di Latina), Colleferro e Carpineto Romano (in provincia di Roma) e Torrice (in provincia di Frosinone). Ma ora la Regione cosa rischia? C’è davvero la possibilità di cambiare (nuovamente) colore e avere a che fare con ulteriori misure restrittive? E’ questo quello che si chiedono in molti, ma al momento non c’è nessuna comunicazione ufficiale: bisogna attendere, come sempre, il monitoraggio degli esperti della cabina di regia, a loro il compito di decidere quale sarà il futuro “colorato” del Lazio.
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D’Amato: ‘Rt sotto l’1, ma altissimo il livello di attenzione’
Ieri nel Lazio su oltre 36.000 test (tra antigenici e molecolari) si sono registrati 1.256 nuovi casi positivi, 18 morti e 1.123 pazienti guariti. I casi sono in aumento, mentre ricoveri e decessi in calo. L’Assessore D’Amato ha dichiarato che il valore RT è ancora sotto l’1 ma il livello di attenzione deve essere altissimo. Ma c’è di più. Stando ai dati elaborati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e aggiornati al 25 febbraio, nel Lazio la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è sotto la soglia di rischio 24% (soglia rischio 30%). Lo stesso per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 28% contro la soglia di rischio del 40%.
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Numeri che, se fossero confermati, farebbero restare il Lazio in zona gialla. Dati che fanno ben sperare. Ma per avere la certezza bisogna aspettare il monitoraggio dell’ISS, solo in quel momento si saprà se il Lazio da lunedì 1 marzo (e non da domenica come accadeva nelle settimane scorse) diventerà arancione o resterà in zona gialla.