Il concorso per 754 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria maschile e femminile, elevato poi a 938 posti e indetto l’11 febbraio 2019, torna a far parlare di sé.
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Il concorso
Il motivo di cotanto scalpore era stato determinato dal fatto che ben 205 ragazzi non erano rientrati nei posti assegnati, pur risultando idonei. In particolare gli idonei agli accertamenti psicofisici e attitudinali (non vincitori) uomini vanno in graduatoria dal numero 422 con un punteggio di 10.1 fino al numero 572 con punteggio di 9.625, mentre idonei agli accertamenti psicofisici e attitudinali (non vincitori) donne vanno in graduatoria dal numero 140 con punteggio 9.8 fino al numero 195 con punteggio di 9.075, per un totale complessivo di 205 persone, con punteggi elevatissimi.
L’ordine del giorno
Dopo tante mobilitazioni da parte dei 205 ragazzi e successivamente al nostro articolo, sembra che finalmente qualcosa si sia smosso. I ragazzi sono infatti riusciti a ottenere un ordine del giorno grazie a una deputata, Giusi Bartolozzi. “L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha determinato un impegno straordinario delle forze dell’ordine, anche del Corpo di polizia penitenziaria, chiamate a vigilare e a far rispettare le misure e le norme comportamentali al fine del contenimento del contagio da Coronavirus“ si legge nell’atto, e ancora “(…) A tal proposito, dalla graduatoria del concorso per esami a n. 452 posti (340 uomini; 112 donne) indetto con P.D.G. 11 febbraio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale n. 18 del 5 marzo 2019 (…) risulta che tra gli idonei non vincitori finali vi siano 150 uomini e 55 donne già pronti (…) impegna il Governo a valutare la possibilità di attivarsi tempestivamente al fine di incrementare l’efficienza degli istituti penitenziari procedendo alle assunzioni del ruolo iniziale del Corpo di polizia penitenziaria mediante scorrimento delle graduatorie vigenti attingendo in via prioritaria a quelle approvate nell’anno 2020″ La redazione si augura che questi ragazzi possano avverare, finalmente e dopo tanto impegno, il loro sogno.