L’8 ottobre dello scorso anno, alle 9.30 è avvenuto il crollo del ponte ciclo-pedonale sulla via Laurentina, all’altezza dello svincolo per l’Autostrada Roma-Fiumicino, nei pressi di piazzale Ardigò ed ancora oggi il cantiere non è avviato.
Il crollo è stato provocato dall’urto accidentale di un camion con un braccio a gru contro la struttura in legno utilizzata esclusivamente da pedoni e ciclisti e solamente la loro assenza in quel momento non ha determinato una vera e propria tragedia. Immediatamente l’area è stata transennata dai Carabinieri e così da quel giorno è rimasta bloccata la circolazione della ciclabile.
“Un ritardo ingiustificabile quello del ripristino del ponte distrutto da un mezzo pesante che ha sbagliato manovra lo scorso ottobre e che doveva immediatamente essere riparato per consentire la piena funzionalità della ciclabile della Laurentina. In queste condizioni i ciclisti, ma anche i pedoni e chi praticare sport all’aria aperta in quel quadrante della città deve attraversa fra mille difficoltà e pericoli il viadotto a scorrimento veloce”.
E’ quanto denunciano in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Giuliana Salce, ex Campionessa del Mondo di marcia ed oggi responsabile regionale per il Lazio del Movimento, insieme al coordinatore di Forza Italia del IX’ Municipio, Marco Scotto Lavina che ieri hanno effettuato un sopralluogo.
“Neanche ora in piena emergenza Covid si riesce da parte del Comune di Roma ad accellerare i lavori di rifacimento del ponte ciclopedonale della Laurentina che consente il transito in alternativa ai mezzi pubblici affollati, eppure – sostengono Benvenuti, Salce e Scotto Lavina – il costo dell’opera non sarebbe rilevante”.
“Oggi parlano tutti di ambiente, però a Roma – prosegue Benvenuti – per ripristinare un piccolo tratto di mobilità sostenibile ci si mettono mesi e mesi”. “Si parla tanto di distanziamento e di sport all’aria aperta – aggiunge Giuliana Salce – ma nella Capitale si rallentano le manutenzione dei parchi, dei giardini pubblici, delle pinete, ma anche il ripristino di opere come i lavori per ripristinare un semplice ponte ciclo-pedonale lesionato da un incidente”.
“Un asset di collegamento fondamentale per la mobilità sostenibile all’interno del quartiere dell’Eur – conclude Marco Scotto Lavina – viene per incapacità dell’attuale amministrazione a guida Raggi procrastinato il rifacimento nel tempo invece di procedere con la massima celerità”.