Qualche giorno prima i Carabinieri di Tor San Lorenzo avevano invece arrestato un 37enne di origine albanese, da anni residente nel territorio e con un impiego in proprio come operaio, responsabile, unitamente ad un altro complice in via di identificazione, di furto aggravato. L’uomo, dopo aver forzato il cancello di ingresso, si era introdotto all’interno di un deposito edile ed aveva caricato sul proprio furgone poco meno di 100 pedane in legno da cantiere; i Carabinieri, sopraggiunti su richiesta del proprietario che aveva notato il tutto, è stato bloccato e tratto in arresto. La merce, del valore di circa 2.000 euro è stata riconsegnata al proprietario mentre gli arnesi, fra cui un frullino, utilizzati per forzare il cancello di ingresso sono stati sottoposti a sequestro.
L’attività, cha ha portato all’identificazione di numerose persone fermate sulle principali arterie di comunicazione, si inquadra in un più ampio programma di controllo del territorio che si sta attuando nell’area di Ardea e di Tor San Lorenzo, in prosecuzione di quanto già effettuato nel 2013.
Ardea è ormai, purtroppo, diventata un punto cruciale dello spaccio di droga sul litorale romano, come segnalano nei vari rapporti le forze di polizia dalla D.I.A. alla prefettura. Un’attività, quella del traffico di stupefacenti, che per quanto attenzionata dalle forze di polizia resta un vero problema. Nel territorio rutulo spesso sono stati rintracciati trafficanti internazionali e sequestrati enormi quantitativi di cocaina, eroina e erbe varie. Ad Ardea non passa giorno che i carabinieri o la polizia di Stato non siano costretti ad intervenire: del resto, in un paese in cui non ci sono punti di aggregazione per i giovani, non ci si può stupire se qualche incosciente pensa di risolvere la solitudine con la “sniffata” o con il “buco”.