Ricordate il Bonus 600 euro che era stato introdotto l’anno scorso a seguito della pandemia? A distanza di un anno se ne torna a parlare perché, a quanto emerge dai dati dell’INPS, alcuni ne hanno beneficiato ingiustamente. Come provvedimento, allora, sono state inviate delle comunicazioni per la restituzione del credito. Ma chi realmente dovrà restituirlo?
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Bonus 600 euro: chi ne ha beneficiato?
Introdotto dal Decreto Cura Italia, il bonus di 600 euro era destinato ad alcune categorie di lavoratori colpiti particolarmente dalla crisi pandemia, economica e sanitaria. L’obiettivo era quello di sostenere le Partite Iva e i lavoratori autonomi che hanno risentito del calo del fatturato. Gradualmente i beneficiari sono diventati anche ad altri lavoratori: lavoratori domestici, agricoli, dello spettacolo e agli stagionali del turismo. Tuttavia in seguito ad alcuni controlli, l’INPS ha rilevato che alcune persone hanno ricevuto e goduto del bonus senza averne però diritto.
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Bonus 600 euro: chi dovrà restituirlo?
Dalla nota dell’INPS non sono ancora chiare le modalità di restituzione, né quale sia la circostanza che abbia reso l’indennità contestabile. Delle incompatibilità, tuttavia, sono emerse e riguardano i politici.
Nonostante diversi esponenti politici sono titolari di Partita Iva, il bonus è stato pensato per essere incompatibile con il mandato politico. Questo va a significare che chiunque svolga un ruolo all’interno delle Istituzioni (anche se in possesso di Partita Iva) non può rientrare tra i beneficiari del bonus 600 euro e che, come chiarito dal Ministero del Lavoro, è tenuto a restituirlo nel caso in cui ne abbia beneficiato.