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FURTO ALLA SCUOLA DI VIA VARESE: RUBATI 25 COMPUTER

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Ennesimo furto nella scuola elementare di via Varese, alla Nuova Florida. Erano stati consegnati ala scuola lo scorzo Marzo, dono di un’associazione romana, i 25 computer che sono stati rubati durante il week-end appena trascorso, nuovi fiammanti. La scuola di Via Varese non è nuova a questi episodi, che spesso sono stati accompagnati anche ad atti di vero e proprio vandalismo: proprio per questo motivo i genitori avevano espressamente richiesto l’installazione di videocamere di sorveglianza e di antifurto autofinanziandone i costi con propri contributi; ma la burocrazia ci ha messo lo zampino; la dirigenza scolastica, sorda alle sollecitazioni dei genitori, ha voluto che i lavori fossero affidati tramite una gara di appalto; questo ha finito per allungare ingiustificatamente i tempi, che nonostante la gara potevano ridursi a pochi giorni, con il risultato che ancora oggi, a quasi 10 mesi di distanza, ancora non sia stato definito nulla.

Ben dovevano conoscere la situazione gli ignoti che si sono introdotti indisturbati nei locali che ospitavano le apparecchiature, evitando le aree più esposte al rischio dall’accidentale passaggio dei residenti. Si sono introdotti dalla parte posteriore passando da quelle finestra che i genitori dei bambini stavano a loro spese proteggendo con grate. Un furto studiato dunque; pochi i rischi, non elevatissimo il bottino – circa 20 mila euro il valore totale della merce – altissimo il danno.

IMG_5078Le mamme hanno il cuore pieno di rabbia per l’ennesimo episodio di violenza subito e sono deluse dalla latitanza e dalla bradipicità delle istituzioni comunali. Invano e in più occasioni erano stati avvertiti i responsabili preposti, sia a livello di dirigenza scolastica che comunali dei rischi che si correvano: come hanno spiegato i rappresentanti di classe e la loro presidente, malgrado le continue denunce ladri e vandali spesso entrano nelle aule e vi bivaccano senza che nessuno il giorno successivo provveda a far pulire e disinfettare le aule come legge prevede. Questa volta i ladri hanno utilizzato una scala per entrare dall’unico varco incustodito, una finestra posta all’interno del corridoio collocata ad un’altezza di oltre due metri. C’è da presumere che i ladri ben conoscessero il luogo. Dopo aver forzato le finestre esterne del corridoio, hanno scardinato le tapparelle di un’aula e da lì, dopo aver rovistato nell’aula, si sono introdotti, utilizzando una  scala, all’interno della sala computer. I Pc sono stati asportati, ma sono state lasciate sul posto le tastiere, per un danno totale stimato intorno ai ventimila euro. Il presidente del consiglio d’istituto Brunella ha dichiarato: “Ringrazio il preside Prof. Carlo Eufemi che, a differenza del suo successore a sindaco Luca Di Fiori, si è prontamente presentato nel plesso per verificare i danni e coordinare i lavori di ripristino dei luoghi, per parlare con i carabinieri che sono intervenuti per il sopralluogo. L’insensibilità si è dimostrata con il non inviare sul posto un suo delegato o la sua polizia municipale per rimarcare la presenza dell’Amministrazione. Eppure era stato chiamato anche il consigliere Acquarelli, ma qui non abbiamo visto nessuno. Per questo inconveniente abbiamo dovuto sospendere delle recite di Natale e tante altre iniziative. Noi chiediamo più controlli per questa scuola, specialmente di notte e quando la scuola è chiusa”.

Il consigliere Fabrizio Acquarelli però smentisce di essere stato chiamato. “Sono invece stato io a chiamare il sindaco, appena saputo dell’accaduto, per sapere cosa fosse esattamente successo. Il Primo Cittadino mi ha riferito che si sarebbe dovuto incontrare verso le 11 con alcuni rappresentanti della scuola. Mi sono pertanto recato in Comune, dove ho partecipato alla riunione con i rappresentati di classe ed il presidente dell’Istituto Comprensivo Ardea 3. Non capisco quindi perché questo attacco personale, quando da sempre sono vicino ai problemi della scuola partecipando a tutti gli incontri a cui sono stato invitato”.

Luigi Centore

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