Dopo l’autorizzazione dell’Aifa all’uso dei farmaci prodotti dalle case Regeneron ed Eli Lily, la Regione si sta organizzando al fine di avviare le infusioni il prima possibile. Si guarda con fiducia al 28 febbraio: entro fine mese dovrebbero partire le prime terapie che prevedono la somministrazione degli anticorpi monoclonali nel Lazio.
L’obiettivo è raggiungere un altro traguardo nella lotta contro il Covid-19. L’ospedale Spallanzani di Roma, che già ha testato in via sperimentale i monoclonali su alcuni pazienti, sta iniziando i lavori per allestire un centro di somministrazione delle terapie. Anche l’Umberto I sta individuando le zone ospedaliere dove poter avviare le terapie e, anche per loro, la data di inizio dovrebbe essere la fine di febbraio.
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La terapia monoclonale anti-Covid
La terapia ad anticorpi monoclonali, permette di bloccare le forme più gravi della malattia producendo così un calo dei ricoveri, che nel Lazio stanno iniziando nuovamente a salire. Il procedimento è tramite la somministrazione endovena di un’infusione, che dura all’incirca un’ora. Ovviamente poi il paziente va tenuto sott’osservazione, per monitorare la sua reazione. Al momento lo scoglio più grande da capire è il target a cui effettuare queste trasfusioni, anche perché sono utili principalmente solo nella prima fase della malattia.