Utilizzavano Telegram per vendere sostanze stupefacenti e documenti falsi. Ovviamente non alla luce del sole. La scoperta è partita da un attento monitoraggio e attività di analisi svolte nel mondo del Dark Web e delle piattaforme di messaggistica online da parte del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza.
Sulla base di apposite tecniche di Open Source Intelligence (Os.Int.), è stato isolato un network, denominato “Teledark”, costituto da vari gruppi e canali Telegram che contavano circa 20.000 utenti iscritti e quindi potenziali acquirenti.
I canali che vendevano droga e documenti falsi
Più in dettaglio, è stato appurato che il canale @Teledark_net consentiva la navigazione verso ulteriori 5 risorse Telegram e precisamente @Wwcandyshop, gruppo con foto, video, listino prezzi ed aggiornamenti relativi alla merce disponibile, @Teledark2020bot, bot (applicazione automatica di esecuzione comandi predefiniti) che restituisce i link di accesso alle risorse Telegram correlate e funzionali al network Teledark, @Teledark_adsbot, bot utilizzato per lapubblicazione degli annunci di vendita all’interno di @wwcandyshop,@worldwidecandyshop, gruppo con foto e video delle sostanze stupefacenti in vendita, @Teledark_italia, canale del network rivolto ad utenti italiani. Tali risorse consentivano la vendita di sostanze stupefacenti o psicotrope (Cocaina, Eroina, Hashish, Marijuana, Ketamina, MDMA, Ecstasy, LSD, Funghi allucinogeni) e documenti falsi (documenti di identità e patenti di guida europee).
Il sequestro dei canali
Tenuto conto della possibilità che i canali Telegram individuati potessero continuare a svolgere i traffici illeciti e sussistendo il pericolo, concreto ed attuale, che i potenziali acquirenti continuassero a trovare l’opportunità di approvvigionarsi della merce illegale posta in vendita, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, sono state avviate le procedure tendenti alla chiusura delle risorse informatiche coinvolte.
Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Roma ha quindi richiesto il sequestro preventivo dei canali Telegram individuati, sequestro che è stato disposto dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma. I canali illegali in argomento sono stati dunque posti sotto sequestro mediante oscuramento e resi pertanto inoperativi, ponendo termine all’attività delittuosa.
Aumento dell’acquisto della droga online durante la pandemia
Il mondo delle piattaforme di messaggistica istantanea e del Dark Web, anche grazie all’utilizzo di “nickname” e tecnologie che mascherano la reale identità degli utenti, può celare anche comunicazioni o scambi di natura illecita. Considerando la peculiarità della merce posta in vendita, tale semplicità di utilizzo rende estremamente pericolosa la risorsa in questione, poiché si rivolge ad una vastissima platea di acquirenti e venditori, essendo accessibile da soggetti di qualsiasi età provenienti da tutto il mondo.
Peraltro, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno potuto appurare come durante la crisi pandemica, che ha imposto limitazioni agli spostamenti delle persone, si sia registrato un notevole aumento dell’acquisto on-line di sostanze stupefacenti, con incrementi superiori anche del 30% rispetto alla situazione precedente. L’attività svolta conferma l’impegno della Guardia di Finanza nella salvaguardia della legalità in rete e nel contrasto al pericoloso commercio di sostanze stupefacenti.