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LICEO ARTISTICO CAPOGROSSI, PARLA LA PRESIDE

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Liceo Artistico Capogrossi, non solo lati negativi. Dopo la pubblicazione sul numero cartaceo di dicembre de Il Corriere della Città delle foto che mostravano intonaco scrostato, muri sporchi, evidenti tracce di umidità ed atti di vandalismo, la dirigente scolastica Perla Fignon ha voluto fare delle precisazioni. “Ci sono due facce della verità: una è veramente preoccupante, uno stato di fatto che io ho trovato un anno fa, al mio insediamento; l’altra è quella che vede un liceo che non  è assolutamente immobile, ma che – al contrario – è molto attivo sia sul fronte del piano dell’offerta formativa che sul segnalare a chi di competenza, in questo caso l’Amministrazione Provinciale, gli interventi da compiere sul piano strutturale”. Già da un anno, spiega la preside, si è messa in moto una serie di procedure con l’Ente Locale responsabile della struttura per ottenere degli interventi mirati. Purtroppo la carenza di fondi della Provincia non ha ancora consentito risultati apprezzabili. “Nel contempo – prosegue la dirigente Fignon – l’Istituto si sta muovendo per trasformare vecchi locali obsoleti e non usati attualmente, come il laboratorio fotografato, in aule differenti, in linea con la trasformazione da Istituto Tecnico Artistico a Liceo Artistico come previsto dalla riforma Gelmini. Diversi laboratori sono quindi in fase di svuotamento, ma le procedure richiedono parecchio tempo”. Riguardo alle infiltrazioni “una ventina di giorni fa ho presentato – spiega Perla Fignon – ho presentato una denuncia alla Procura della Repubblica contro l’Amministrazione Provinciale, proprio per far sì che finalmente ci siano gli interventi di ripristino richiesti ormai da un anno”. Al momento i lavori sono stati fatti solo in un’aula, mentre per le restanti si attende ancora l’intervento della Provincia. “Bisogna poi distinguere tra gli atti di vandalismo fatti dagli alunni, come le scritte sullo scaldabagno, e i problemi alla struttura, come i danni ai termosifoni o la ripulitura degli angoli: le scritte fatte dei ragazzi non sono di competenza provinciale”. La dirigente spiega che esiste la documentazione che dimostra le richieste fatte alla Provincia per la sistemazione della scuola, dalla copertura di tutti i tetti fino alla sistemazione dell’intonaco sui muri, comprendendo anche l’installazione di un ascensore, necessario in un edificio di 5 piani, la rimozione del servoscala arrugginito. “Purtroppo il Dirigente ha competenze molto limitate per quanto riguarda la struttura – precisa la preside – pertanto ho potuto solo seguire le procedure per richiedere quanto necessario, fino ad arrivare alla denuncia vera e propria, oltre la quale non è possibile andare. E’ vero che ci sono aule con la muffa che non abbiamo potuto chiudere, è vero che nella palestra, quando piove, spesso pullula l’acqua dal pavimento: ma noi abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere. Adesso serve l’intervento della Provincia, noi non possiamo andare oltre”. Per quanto riguarda gli altri argomenti sollevati nell’articolo, la preside precisa che – nel corso dell’autogestione dello scorso anno scolastico, ai ragazzi era stato richiesto dal parte del comitato studentesco di abbellire alcuni locali della scuola con la loro arte, non di coprire la sporcizia sui muri. “Vorrei anche contestare quanto affermato da alcuni alunni: ci sono già due laboratori multimediali e stiamo allestendo il terzo, ma i tempi sono lunghi. Non è vero che non si fanno uscite didattiche e non ci sono attività: abbiamo un corso di inglese, mentre i ragazzi hanno vinto numerosi premi che dimostrano la loro partecipazione a varie iniziative. Lo scorso anno è stata fatta un viaggio di istruzione a Istanbul, per quest’anno stiamo progettando altre uscite. Professori, personale non docente e io stessa stiamo facendo quanto in nostro potere per dare ai ragazzi un’offerta che sia la migliore possibile”. Riguardo ai laboratori, “appena quello in trasformazione sarà completato – ha concluso la dirigente scolastica – sarà mia cura invitare Il Corriere della Città a visitarlo”.

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