Roma, la Polizia di Stato, in un’operazione ribattezzata “Azzardo & Covid”, ha sorpreso, intenti a giocare a poker, 8 cittadini cinesi che sono stati denunciati dagli agenti della polizia amministrativa della Questura. E’ successo nella notte a Torpignattara.
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Bisca clandestina a Roma: il blitz della Polizia a Torpignattara
Il bBlitz della Polizia della Squadra Amministrativa della Questura di Roma, diretta da Agnese Cedrone, è scattato in un circolo privato di via Mario Cartaro zona Torpignattara, dove sono state sorprese 8 persone intente a giocare a poker, nonostante i divieti imposti dal DPCM.
Al momento dell’irruzione, gli agenti della Squadra Amministrativa, hanno colto in flagranza i giocatori, tutti di nazionalità cinese, tra i 25 e 60 anni, seduti attorno a due tavoli verdi perfettamente allestiti per il poker e a stretto contatto fisico l’uno con l’altro nonostante le restrizioni imposte dalla normativa anti – Covid. Circa 3 mila euro, il contante sequestrato trovato sui tavoli da gioco insieme a svariati mazzi di carte da poker.
Denuncia e sequestro del locale
I giocatori sono stati quindi identificati e dal successivo controllo, è emerso che 2 di loro avevano già precedenti di polizia per il reato di partecipazione al giuoco d’azzardo. Per tutti, al termine degli accertamenti, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per partecipazione al giuoco d’azzardo oltre al sequestro penale dell’intero locale adibito a bisca clandestina.
Per il Presidente del circolo invece, oltre ad essere denunciato ai sensi dell’ art 718 del c.p. per aver agevolato il giuoco d’azzardo e per la detenzione illegale di un manganello telescopico trovato all’interno dei locali, s’ipotizza il reato d‘istigazione alle disobbedienze delle leggi art 415 del c.p. in quanto, malgrado l’emergenza epidemiologica, organizzava le “riunioni di giuoco” dando anche indicazioni su cosa dichiarare in autocertificazione in caso di controllo.
A livello amministrativo il Presidente del circolo è risultato inoltre in possesso di documentazione incompleta significando che nessun avventore risultava iscritto e ne in possesso di alcuna tessera associativa. Tutti gli astanti sono stati sanzionati amministrativamente sia per lo spostamento dal domicilio senza il presupposto della necessità, sia per la mancata osservanza del giusto distanziamento sociale, per un ammontare che va dai 400 euro a 1000 euro ciascuno.