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POMEZIA: TOLTO IL CROCEFISSO DALL’UFFICIO COMUNALE, LA PROTESTA DI MANISCALCO

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’ex assessore alle Finanze del Comune di Pomezia al sindaco Fabio Fucci ed al presidente del consiglio Renzo Mercanti.

Egregio Sig. Sindaco,

la presente per comunicarLe che, nei giorni scorsi, trovandomi presso gli uffici del Settore Finanziario mi sono accorto casualmente che all’interno dell’ufficio dell’Assessore, sulla parete retrostante la scrivania dello stesso, è stato rimosso il Crocifisso che personalmente e a mie spese avevo affisso, insieme allo stemma della nostra Città, l’immagine del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, oltre ad una foto panoramica di Piazza Indipendenza.

In seguito ho saputo che il Crocifisso è stato tolto dalla parete dall’attuale Assessore alle Politiche Finanziarie perché, a quanto pare, atea e non credente.

Non so se l’Assessore in oggetto ha preso tale iniziativa a nome personale o per conto dell’intera rappresentanza politica “5 Stelle” in questo momento in carica, sicuramente non in nome e per conto dell’intera cittadinanza pometina che, per quanto mi è dato a conoscere, è di Fede Cristiana Cattolica, come peraltro la maggior parte dell’intera popolazione Italiana.

Ebbene, giacché l’attuale amministrazione comunale deve rappresentare tutti i cittadini della Città di Pomezia, e non solo quella parte che parte che ha votato “Movimento 5 Stelle”, Le chiedo cortesemente di voler intervenire dando subito disposizioni scritte affinché, nel rispetto dell’intera popolazione italiana, il Crocifisso, simbolo del Cristianesimo, sia presente in tutti gli uffici comunali e nelle scuole dell’obbligo, ed in particolare perché sia nuovamente affisso nel posto dov’era stato collocato originariamente, all’interno dell’ufficio dell’Assessore alle Politiche Finanziarie.

Le chiedo inoltre cortesemente di verificare se una simile iniziativa sia stata presa da altri rappresentanti politici all’interno di altri uffici comunali, così da provvedere di conseguenza con analoga disposizione.

Senza presunzione alcuna, ritengo che la richiesta di cui sopra possa essere intesa non soltanto come cittadino ed ex amministratore pubblico, ma anche in nome dell’intera Comunità Cristiana Cattolica della Città di Pomezia.

Confidando nel Suo senso di responsabilità quale Primo Cittadino, resto in attesa di una Sua precisa e puntuale risposta operativa, anticipatamente ringrazio.

Antonio Maniscalco

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