Riguardo al furto, i ladri hanno spaccato un lucchetto tondo che bloccava la serranda a terra, hanno strappato la serranda e forzato la porta d’ingresso in alluminio tanto da renderla inservibile, visto che sono stati rotti i montanti ed il vetro. Poi – indisturbati – si sono introdotti all’interno ed hanno cercato maldestramente di staccare dal muro uno dei due video, rompendone lo schermo. Vista l’ormai inutilità dell’apparecchio, hanno abbandonato il tutto e si sono dati alla fuga per non farsi trovare sul luogo del misfatto dalle forze dell’ordine. Salve le slot macchine poste all’interno, in quanto vengono lasciate vuote e con lo sportello aperto proprio per dimostrare che non c’è nulla da rubare. “Nel circondario – dicono i commercianti – noi già siamo stati tutti “visitati” dai ladri più volte e non si sa se i colpevoli siano stati acciuffati”. La notte precedente c’era stato il furto delle lettere alla fontana dell’Idrica ed il tentativo di furto dei cavi elettrici della pubblica illuminazione in via dell’Idrovora. Se il colpo fosse andato a segno ci sarebbe stato un altro pezzo di strada al buio, non avendo il Comune la possibilità di spendere soldi per riacquistare i cavi. Per dovere di cronaca va fatto notare che – dopo gli incendi delle automobili di politici, giornalisti e dello stesso ex comandante la stazione carabinieri di Tor San Lorenzo, e dopo la fiaccolata per la legalità – non passa giorno o notte che i carabinieri di Anzio, coordinati dal comandante Ugo Floccher, non blocchino qualche malvivente in flagranza di reato, cosa che dà molta soddisfazione ai cittadini.
Luigi Centore