Ci sono attività che hanno visto chiudere i propri battenti senza che potessero essere offerte loro alternative degne di nota: pensiamo ai teatri, ai lavoratori nel mondo della musica (non solo i musicisti, ma anche gli allestitori dei palchi, le agenzie di promoter e chi puù ne ha più ne metta), agli scrittori che non possono più partecipare a fiere del libro e presentazioni in giro per l’Italia, ai cinema e ai casinò, anche se questi sono stati molto ben rimpiazzati dall’attività dei casino online. Ma per molti altri fruitori, la possibilità di divertirsi è davvero stata azzerata, così come per molti lavoratori del campo culturale gli introiti sono stati azzerati. Per questa ragione ha fatto molto discutere la scelta della Rai di riempire l’Ariston di figuranti per non lasciare il Festival di Sanremo senza pubblico alcuno.
UN PRESENTATORE CHE SI FA IN QUATTRO PER IL PUBBLICO IN SALA
Il presentatore che in questo 2021 sarà protagonista delle serate sanremesi, Amadeus, ha lottato con le unghie e con i denti per avere il pubblico in sala, ovviamente in sicurezza. Ecco da cosa scatta la decisione della Rai di assumere dei figuranti. Non singoli, ma coppie di figuranti, coniugi o comunque conviventi, così da ridurre davvero al minimo le possibilità di contagio. Ovviamente tutti provvisti di mascherine e con un tapone negativo fresco di giornata.
Certo che, viste così le cose, sembrerebbe davvero improbabile che un focolaio di Covid potrebbe fare danni all’interno dell’Ariston.
Certo, ma come spiegarlo a chi non vede un palco da un anno, ormai, dato che teatri, festival e cinema sono chiusi dal febbraio 2020?
Ecco perché, allora, è partita una petizione che ha già raccolto, online, migliaia di firme: non tanto contro il Festival sanremese, quanto contro le soluzioni che, per quanto concerne ricche manifestazioni, sono certamente più alla portata delle autorità, mentre i piccoli sembrerebbero destinati a soccombere.
Del resto, cos’è un festival senza pubblico? E uno spettacolo teatrale? Davvero niente: il pubblico è la ragione per la quale certi esercizi sono aperti, non solo ristorazione e company, ma anche tutto il comparto dello spettacolo.
Come fare? Forse proprio Sanremo potrebbe portare alla nostra voglia di riavvicinarci a una sala da concerto una nuova linfa di possibilità: basterebbe ricalcare le soluzioni trovate per la kermesse più famosa di italia anche in altre situazioni, meno celebri, probabilmente, ma altrettanto importanti per il giro d’affari di migliaia di operatori del settore.
Come andrà a finire è impossibile da dire: non solo non si sa chi vincerà, ma non si sa nemmeno se il pubblico in sala potrà essere presente e applaudire i suoi beniamini. Ciò che ormai è chiaro è che il casinò ubicato nella stessa cittadina sarà senza dubbio chiuso.
Del resto, manca ancora un mese all’inizio dello spettacolo e chissà quante altre novità e quante altre polemiche dovremo aspettarci a tal riguardo.
Di una cosa siamo certi: prima dell’inizio della gara suonerà, come da decenni, il tanto amato inno dell’Eurovisione. Con o senza spettatori in sala, il nostro Festival verrà seguito in diretta dai tanti italiani all’estero e da tutti gli appassionati di musica in Europa.