Rinvenuto da alcuni cittadini, in aperta campagna ad Ardea, un esemplare di airone guardabuoi, colpito da bracconieri senza scrupoli. Il volatile, appartenente ad una specie protetta, è stato consegnato al Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia per essere poi immediatamente affidato alle cure del centro Recupero fauna selvatica Lipu di Roma. L’uccello, colpito in pieno da una rosa di pallini da caccia, malgrado gli sforzi dei veterinari e dei volontari della Lipu, che si sono prodigati nelle cure, non ha avuto scampo. L’airone guardabuoi è un uccello di taglia media (la sua altezza può variare dai 25 ai 30 cm), presenta un piumaggio bianco e si distingue per il becco giallo e le zampe grigie. Non appena arriva il periodo della riproduzione, gli esemplari adulti sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni su vertice, nuca e dorso, e presentano becco e zampe color carnacino. In inverno invece l’abito torna bianco. Gli aironi guardabuoi amano frequentare gli ambienti umidi, ma anche i campi arati e seminati, dove sovente seguono i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi. Ed Ardea, paese più agricolo che a vocazione turistica, oltre che acquitrinoso con i tanti delta di fiumi e ruscelli, si addice all’Habitat della specie. Sono soprattutto i contadini e gli agricoltori a vederlo spesso appollaiato sopra i bovini, per un particolare scambio di favori. Questa specie, infatti, nutrendosi di piccoli parassiti come zecche e mosche e mofaghe, porta molti benefici ai ruminanti. I bovini ricevono in cambio un segnale di allarme in caso di pericolo: da qui il nome di “airone guardabuoi”.
“In merito a quest’ennesimo episodio di bracconaggio – hanno dichiarato Francesca Manzia, responsabile del centro recupero fauna selvatica Lipu Roma, e Alessandro Polinori, co-responsabile del centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia – Siamo ormai di fronte a una vera e propria mattanza di specie protette nella provincia di Roma, con incredibili abbattimenti di falchi pellegrini, poiane, falchi di palude. Ed ora un airone guardabuoi. Quest’episodio è inoltre particolarmente vigliacco, perché ha interessato una specie che, per le sue abitudini, è solita vivere anche in maniera abbastanza confidente nelle immediate vicinanze delle attività umane. E’ ora fondamentale intervenire con decisione per reprimere e prevenire simili episodi, che peraltro mettono a rischio anche la pubblica incolumità”. I responsabili del centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia sembrano aver centrato l’obiettivo: infatti nel territorio rutulo, così come in quello della confinante Pomezia, durante il periodo di caccia si sentono spari nelle vicinanze delle abitazioni. Purtroppo l’incoscienza di certi cacciatori spesso metto a rischio non soltanto l’incolumità degli animali, ma anche dell’uomo. Va ricordato che ad Ardea è possibile vedere addirittura – alla foce del Fosso dell’Incastro – l’airone rosa o l’airone cenerino, simbolo della città rutula.
Luigi Centore