E’ sviluppato da ReiThera in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma il vaccino tutto italiano. Dopo la prima fase, ecco che è arriva il via libera per il finanziamento della Fase 2 del nuovo antidoto contro il Covid, che sarà prodotto proprio in provincia di Roma, a Castel Romano.
“Ottima notizia. Abbiamo creduto sin dall’inizio in questo progetto, sostenendolo economicamente come Regione Lazio, con la massima fiducia in un team che molto presto ci permetterà di avere un vaccino italiano” – ha annunciato il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
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Il vaccino ReiThera è monodose e si conserva tra 2-8 gradi: “Per le sue caratteristiche – spiega Zingaretti – è un prodotto unico e assolutamente straordinario”. Oggi la bella notizia perché il Cda di Invitalia ha approvato il contratto di sviluppo presentato dall’azienda e che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni: di questi, 69,3 milioni saranno per la ricerca e sviluppo per la validazione e produzione del vaccino, mentre i restanti 11,7 milioni serviranno per allargare lo stabilimento di Castel Romano.
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Vaccino Rei-Thera-Spallanzani: cosa sappiamo
Nella fase 1 il vaccino made in Italy “non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante e il vaccino è a una sola dose”, come ha riferito il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. “Il 92,5% dei vaccinati ha sviluppato anticorpi rilevabili. Comparando i dati di questo studio con Moderna e Pfizer siamo in linea e ci aspettiamo la capacita del vaccino di prevenire la malattia sostanzialmente come gli altri vaccini. Il protocollo lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi e ipotesi è di chiudere fase 3 entro l’estate”, ha concluso Ippoliti.