Un normale aperitivo tra fidanzati che rischia di finire in tragedia. E’ questo quanto accaduto a Centocelle lo scorso novembre: dopo aver subito il furto di due catenine che indossava al collo un giovane, che si trovava con la ragazza, ha tentato di recuperare il maltolto ai ladri ma, per tutta risposta, è stato massacrato di botte. Oggi, finalmente, i responsabili sono stati assicurati alla giustizia.
Roma: ragazzo massacrato di botte, aveva tentato di recuperare le collanine rubate
25 giorni di prognosi per una “frattura composta del III medio della clavicola sinistra” ed una “ferita lacero contusa al sopracciglio sinistro”. Queste le lesioni refertate al ragazzo lo scorso 22 novembre il quale in piazza delle Gardenie, zona Centocelle, stava prendendo tranquillamente un aperitivo con la propria fidanzata.
A mettere a segno il colpo era stato un ragazzo travisato da un casco bianco che gli aveva scippato due catenine che indossava al collo. Lo stesso rapinatore poi, raggiunto dalla vittima che lo aveva rincorso nel tentativo di recuperare il maltolto, aveva iniziato insieme al complice che lo attendeva con lo scooter acceso, a sferrare calci e pugni al malcapitato, dileguandosi al termine dell’aggressione in direzione di viale della Primavera.
Le indagini
L’indagine avviata dagli agenti della Sezione Volanti, intervenuti immediatamente sul posto, è proseguita poi da parte degli investigatori del V Distretto Prenestino, diretto da Roberto Arneodo.
Sebbene la targa dello scooter utilizzato per commettere il reato non abbia dato la possibilità di identificare gli autori della rapina, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei due fratelli grazie alle dichiarazioni degli avventori presenti sul luogo dell’accaduto.
Centocelle: rintracciati gli autori della rapina e della successiva aggressione
Ricostruito un album fotografico con diversi profili, tra cui quelli dei due 19enni, – acquisiti grazie a riscontri e accertamenti sulle banche dati in uso alle forze di polizia – è stato sottoposto alla vittima che ha riconosciuto senza ombra di dubbio in K.S. l’autore materiale dello scippo e in K.C, il complice che lo attendeva con lo scooter acceso.
Gli investigatori hanno così chiesto alla Procura della Repubblica di Roma per i due fratelli, la misura della custodia cautelare in carcere, concessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma. Nei giorni scorsi gli agenti hanno provveduto alla notifica del provvedimento ai due fratelli gemelli.