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Uccelli morti a Roma, intervengono Lipu e Oipa

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Sulla strage di uccelli che c’è stata questa notte a Roma – che alcuni avevano creduto una bufala – si sono espressi le associazioni animaliste LIPU e OIPA. Ecco cosa scrive la LIPU sulla sua pagina ufficiale Facebook:

La spiegazione della LIPU all’accaduto

“E’ vero che sono stati i botti? Purtroppo sì, è successo stanotte a Roma nei pressi della Stazione Termini. Perchè è successo? In quel punto c’è un grosso dormitorio, gli storni sono animali sociali e la notte formano dei dormitori sulle alberature che possono arrivare a contare molte migliaia di individui. Ieri notte l’esplosione dei botti ha spaventato gli animali che si sono alzati in volo contemporaneamente, in maniera disordinata e al buio e molti individui hanno sbattuto tra di loro e contro i fili sospesi e le barriere architettoniche tipiche del centro città. Questo ha causato la morte di un centinaio di individui e il ferimento di altri.

I botti ci sono sempre stati perchè è successo solo quest’anno? Gli storni negli ultimi anni hanno diminuito la loro presenza in centro a Roma, forse anche come conseguenza degli interventi di dissuasione operati ormai da quasi venti anni. Negli ultimi due anni, al 31 dicembre, non c’era nessun dormitorio presente o comunque non così numeroso. Quest’anno invece gli storni sono tornati al centro di Roma e non essendo stato fatto nessun intervento di dissuasione sono rimasti sul posto fino ad oggi in grandissimi numeri. E’ per questo motivo che è successo quest’anno. Episodi simili si sono registrati comunque anche negli anni passati soprattutto tra il 2003 e il 2010 quando la presenza di questi animali a Roma era davvero importante”.

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L’appello dell’OIPA

L’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) chiede invece lo stop definitivo ai botti di fine anno. «Ogni anno non facciamo che ripeterlo: la vendita di petardi e fuochi d’artificio va vietata e le aziende riconvertite», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Le ordinanze sono inutili, di fatto i controlli non esistono e ogni anno contiamo centinaia di esemplari morti e feriti tra la fauna selvatica e tanti animali domestici feriti o smarriti a causa dei botti e della distrazione dei proprietari. È tempo che il legislatore rimedi a tale scempio che colpisce anche gli umani. È questione di salute, ordine pubblico e, soprattutto, di civiltà».

 

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