Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ospite a Porta a Porta (l’intervista andrà in onda questa sera alle 23.20 circa su Rai 1) ha toccato nel suo discorso diversi argomenti. Sulla scuola ha dichiarato che si ritornerà tra i banchi il 7 gennaio, subito dopo l’Epifania, e non si andrà oltre questa data. “Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti” – ha affermato il Premier. A gennaio, dunque, si dovrebbe ricominciare con una didattica in presenza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado.
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E ancora, sempre ai microfoni della trasmissione, il Premier ha dichiarato che con le misure messe a punto per le festività, i mesi di gennaio e febbraio dovrebbero essere tranquilli. Se così non fosse e dovesse arrivare un’impennata di casi o una terza ondata, ci si potrebbe trovare in zona rossa o con misure ancora più stringenti a gennaio. Ma il Premier sembra fiducioso: “Con il rafforzamento della la cintura di protezione anti Covid per il periodo natalizio dovremmo poter affrontare gennaio dosando cum grano salis le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa”. E poi, Conte ha fatto riferimento durante l’intervista (che ricordiamo andrà in onda questa sera in seconda serata) anche ai vaccini. In Italia, lo ricordiamo, il 27 dicembre prenderà il via la campagna di vaccinazione e il Premier proprio ieri, quando l’EMA ha approvato il vaccino Pfizer-Biontech (autorizzato anche dall’Unione Europea), sui social ha scritto che si trattava di “Una splendida notizia”.
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