“La discarica si farà. Oltre alla beffa l’inganno, visto che il governatore ha riconfermato nei posti chiave, almeno per quanto concerne la situazione ambientale, due personaggi che di pulito sembrano aver ben poco. Alla direzione di infrastrutture, ambiente e politiche abitative, siede, infatti, Raniero De Filippis, nonostante la Corte dei Conti lo abbia condannato a risarcire la Regione accertando un danno erariale di 750mila euro. Ci chiediamo, a titolo meramente informativo, se questi soldi sono stati restituiti oppure continuiamo a pagargli lo stipendio con i soldi pubblici?”
“Ma non solo”, continua il Presidio. “De Filippis nel 2002 aveva patteggiato 5 mesi per abuso d’ufficio e falso ideologico per vicende legate ad una comunità montana di cui era stato commissario liquidatore”.
“E non è tutto. Il suo superiore, anche lui proveniente dalla Giunta Polverini e riconfermato da Zingaretti, si chiama Luca Fegatelli, fino al 2010 incaricato alla direzione regionale energia e rifiuti e ora alla guida del dipartimento istituzionale e territorio, benché sia indagato per associazione a delinquere e concorso in truffa ai danni dello Stato per la vicenda rifiuti, come riportato da un’inchiesta dettagliata pubblicata da L’Espresso nell’ottobre scorso. Innocente fino a condanna definitiva ma non proprio adatto a dirigere anche l’Abecol, l’Agenzia per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio. E se Fegatelli è stato nominato da Zingaretti, in considerazione della notevole esperienza dirigenziale dallo stesso maturata all’interno della Regione Lazio, rimaniamo veramente esterrefatti”.
“Zingaretti – continua il Presidio – piuttosto che preparare continue mozioni a favore della discarica a Falcognana si occupi di fare pulizia nei suoi uffici, dove peraltro siedono i soggetti che hanno autorizzato l’attuale discarica di Ecofer”.
“A questo punto Zingaretti chiarisca il perché di tanta ostinazione e insistenza sul sito del Gruppo Ecofer, già ampliamente chiacchierato e oggetto di indagini inspiegabilmente concluse in sole due settimane”.
“Insomma – conclude il Presidio – Zingaretti ha la monnezza nei suoi uffici, non la porti a Falcognana”.
DISCARICA A FALCOGNANA, LA RABBIA DEL PRESIDIO
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