Da questa mattina non si fa altro che parlare di assembramenti e della folla di persone che, in tutta Italia – da Roma a Milano – nel weekend si è riversata nelle strade dello shopping. Proprio sulla base di queste immagini che sono state divulgate ovunque e diventate presto virali sul web, il Governo starebbe decidendo – in vista delle festività natalizie – di inasprire le misure in vigore. Altro che allentamenti dunque, si starebbe pensando addirittura di chiudere bar e ristoranti nei giorni festivi e prefestivi. Così da aggiungere un unico definitivo colore alla nazione che potrebbe diventare interamente zona rossa o arancione.
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E se molti alla vista degli assembramenti del fine settimana appena trascorso hanno puntato il dito contro i cittadini dipingendoli come menefreghisti e irresponsabili, altri si sono scagliati contro le misure del Governo. Che funzionerebbero solo sulla carta, poco nei fatti pratici. E’ vero che bisognerebbe appellarsi al buon senso, ma è altrettanto vero che i negozi sono aperti (addirittura con orario prolungato) e non c’è nessun divieto. Anzi, per incentivare e aiutare le attività e gli acquirenti è stato anche messo a punto il programma Cashback di rimborsi. Perché tanto clamore? Perché lasciare aperti i negozi e poi fare marcia indietro quando forse bisognava agire prima e assumersi delle responsabilità? E soprattutto, perché decidere di adottare misure ancora più stringenti alla vista di quelle immagini, che, non sono di certo le uniche?
In questi mesi di assembramenti, in realtà, se ne sono visti tanti, anche e soprattutto sui mezzi pubblici. Eppure in quel caso, oltre alle tante promesse, i pendolari hanno continuato viaggiare ammassati. Tutti con mascherina sì, ma senza alcun distanziamento sociale. E questa mattina a Roma la storia si è ripetuta. Utenti ammassati sulle banchine per il trenino che da Ostia porta alla Capitale, mezzi in ritardo o che – se passano – lo fanno a distanza di venti minuti l’uno dall’altro. In orari di punta e di maggior frequenza. Come sempre la rabbia dei pendolari è tanta, anche se Atac ha già affidato 500 corse in più ai privati per migliorare i servizi. E il potenziamento è partito proprio oggi. Nella speranza che questa sia davvero la volta buona!
(Foto di Francesco G e Daniela E – gruppo Comitato Pendolari Roma Il Trenino)