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LE ELEZIONI? LE VINCE IL CENTROSINISTRA, LO DICE ASTORRE

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Le elezioni della prossima primavera? E’ sicuro, le vince di nuovo il centrosinistra, parola di Bruno Astorre. Il vice Presidente del Consiglio della Regione Lazio, oggi a Pomezia in occasione dell’ufficializzazione dell’entrata del consigliere comunale Maurizio Battistelli nel PD dopo aver lasciato Sinistra Ecologia e Libertà, sembra proprio convinto di quanto affermato. “La vittoria non è una semplice possibilità, ma un’assoluta certezza”. Spontanea è quindi la domanda: dice questo perché a Pomezia non esiste un centrodestra? “Il centrodestra qui esiste eccome ed è anche molto forte, visti i risultati delle scorse regionali, quando ha surclassato il centrosinistra”. E allora perché dovreste vincere di nuovo voi? “Innanzi tutto perché si ricandida la stessa persona, Enrico De Fusco, che per 5 anni ha lavorato e governato bene e nel riproporsi ai cittadini avrà un ampio consenso”. Pensa che il fatto che la Regione abbia cambiato colore politico possa danneggiare Pomezia, che fino allo scorso marzo è riuscita ad avere tantissimo da via della Pisana? “Naturalmente l’attenzione che aveva nei confronti di questo Comune la Giunta Marrazzo, anche attraverso il sottoscritto come Assessore ai Lavori Pubblici, credo sia difficile da ricreare, però non penso che la Giunta Polverini possa in qualche modo discriminare la seconda città della Provincia di Roma, che oltretutto è anche uno dei poli industriali maggiori del Lazio”. Astorre passa poi all’adesione di Battistelli al suo partito, il PD. “Accolgo con piacere questa nuova entrata. Bisogna sempre guardare al futuro, perché se ci attardiamo a pensare al passato non facciamo altro che perdere occasioni. E’ sì importante conservare le proprie radici, ma nel frattempo bisogna costruire le basi del domani. Se si guarda solo indietro, si rischia di inciampare. La società è cambiata rapidamente e ci si deve adattare restando al passo con i tempi. Cambiamenti e progresso che hanno avuto un’accelerata dalla caduta del muro di Berlino. Il nostro modo di fare politica adesso è più aperto e si basa su una lealtà più ampia: non deve più esistere il concetto che si è sempre in lotta verso qualcuno o qualcosa. Il centrosinistra deve basare la sua politica su un programma valido, che, nel caso di Pomezia, porta a ricandidare alle prossime amministrative l’attuale sindaco Enrico De Fusco alla guida della città. E’ questo il percorso che Maurizio Battistelli ha riconosciuto come suo, perché quello che aveva sottoscritto nel 2006 pur appartenendo ad un altro partito”. Partito, SEL, che ha preferito esprimere un proprio candidato, staccandosi definitivamente dal PD… “Ognuno fa le proprie scelte, ma quella fatta a livello locale da SEL mi sembra controcorrente rispetto a quella nazionale. Proprio in questi giorni c’è stato il congresso di Sinistra Ecologia e Libertà e Nichi Vendola, eletto presidente, ha dimostrato di avere idee completamente diverse, che sono molto simili alle nostre, visto che entrambi siamo di sinistra. Mi dispiace che chi ha costruito insieme a noi un progetto poi lo rinneghi”. “Oggi si è concluso il mio percorso di avvicinamento al PD – ha spiegato Maurizio Battistelli – Il motivo è chiaro a tutti, e va ricercato nella linea adottata dal mio ex partito, che preferisce viaggiare da solo. Io invece condivido la linea di Bersani, che vuole creare una coalizione che possa portare al governo della nazione. La stessa cosa, in piccolo, può avvenire a Pomezia, dove l’unione può portarci nuovamente alla vittoria”.

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