Anticipazioni Report puntata del 30 novembre 2020, torna l’appuntamento con le inchieste di Rai 3. L’appuntamento è per oggi lunedì 30 novembre 2020 in prima serata. Scopriamo insieme qualche anticipazione.
Anticipazioni Report puntata del 30 novembre 2020: ecco cosa vedremo stasera in tv
Si parte con il reportage “Allacciate le cinture” di Danilo Procaccianti. In questo periodo si parla di Alitalia perché il Governo Conte ha deciso di stanziare 3 miliardi di euro per salvarla, che si aggiungono ai tanti soldi pubblici messi in campo in quello che sembra essere un pozzo senza fondo. L’ultima avventura è stata quella con gli emiratini di Etihad, una partnership sponsorizzata dall’allora premier Renzi. Come è finita? Molto mare. Il rapporto degli Emirati con l’Italia in epoca Renzi non si esaurisce con Alitalia: la trasmissione mostrerà tutti i documenti sul famoso Air Force Renzi, l’aereo di Stato voluto dall’ex premier. Si era siglato un accordo con Etihad di svariati milioni di euro per un aereo che valeva pochissimo ed era fuori produzione dal 2011. Si parlerà anche della vicenda di Piaggio Aerospace, l’azienda aeronautica del settore sicurezza e difesa anch’essa entrata in possesso degli Emirati Arabi in epoca renziana. E poi c’è un drone militare in sperimentazione precipitato misteriosamente.
Poi il reportage “Il parafulmine” di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella si parla del documento dell’Oms che denunciava come il piano pandemico italiano fosse del 2006. Poche ore dopo la sua pubblicazione viene rimosso. Secondo le stime del Generale Lunelli, esperto di difesa batteriologica, un piano aggiornato avrebbe salvato diecimila vite. La trasmissione tornerà a raccontare con documenti esclusivi cosa è successo nelle stanze dell’Oms e perché il rapporto scomparso sia una bomba mediatica.
Anticipazioni Report puntata del 30 novembre 2020: “Mission Impossible”
E ancora, l’inchiesta “Mission Impossible” di Adele Grossi che affronta il tema della seconda ondata. L’Italia avrebbe dovuto farsi trovare pronta, c’erano addirittura sul tavolo 192 milioni di euro stanziati dal Governo per potenziare i pronto soccorso e altre risorse per incrementare il personale sanitario, eppure i primi restano insufficienti e i medici sono pochi. O meglio, sono pochi gli specialisti, soprattutto nel ramo emergenza-urgenza. E’ così che ospedali e Asl, già da prima dell’emergenza sanitaria, hanno delegato il compito di reclutare personale alle cooperative private che inviano medici negli ospedali italiani, spesso neolaureati e privi di esperienza.