Con il lockdown tutto si è fermato: attività chiuse, spostamenti vietati e affetti congelati. Tutto, o quasi. Perché proprio mentre la città era deserta, una cassiera del Verano – dipendente Ama – avrebbe ‘approfittato’ dei pochi controlli e delle più bare da seppellire per rubare i diritti cimiteriali. Come spiega il Messaggero, A.C, una donna di 40 anni che prima di essere scoperta non aveva insospettito nessuno, mentre riscuoteva da privati o da pompe funebri le tasse per acquistare urne e loculi, si sarebbe intascata quasi ogni giorno una piccola somma, fino ad arrivare a circa 2.889 euro. Almeno questa è la somma che il pm dopo tutti gli accertamenti, le contesta di aver rubato.
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Con i controlli incrociati, si è notato come in realtà i conti non tornavano quando la cassiera restava sola. Addirittura ad aprile, la responsabile del servizio si sarebbe accorta che mancava l’intero fondo cassa, oltre 800 euro. Allarme che, come spiega il quotidiano romano, sarebbe stato fatto scattare anche a marzo dall’istituto vigilanza addetto al deposito incassi. In una busta anziché i 3.500 euro che erano stati annotati, ne erano stati trovati 2.650. E gli altri 850? Ora l’amministratore unico di Ama ha avviato un procedimento unico disciplinare e la querela in procura. Per la cassiera, visto che l’indagine è stata completata, ci potrebbe essere una richiesta di rinvio in giudizio con l’accusa di peculato.