Il Coronavirus si è portato via tante persone, tra la solitudine e la mancanza di abbracci. Niente dimostrazioni di affetto, solo tanto dolore. E spesso, in questi mesi di emergenza sanitaria, si è parlato di morti (per il Coronavirus) e di deceduti (a causa del Coronavirus). Ma come si calcola la mortalità associata al Covid-19? Come si definiscono i decessi dovuti al virus? Su questo ha fatto chiarezza l’Istituto Superiore di Sanità con alcune domande (le più frequenti) e risposte.
A questo link è possibile consultare il sito dell’ISS
Come vengono raccolti i dati dei casi di Covid-19 nel sistema di sorveglianza dell’ISS? Quest’ultimo rileva i pazienti positivi sulla base di tampone molecolare: i dati vengono inviati e validati dalle 19 regioni e 2 province autonome al sistema di sorveglianza dell’ISS che produce le statistiche nazionali. Il sistema raccoglie, oltre a misurare l’incidenza di diffusione della malattia, anche i dati sui decessi.
Ma come si definiscono i decessi dovuti al Covid-19? E come possono essere sicuro che la morte sia causata dal virus e non da un’altra patologia? Nel riportare i decessi l’ISS suggerisce di seguire le indicazioni (che si possono leggere a questo link) di ECDC e OMS per identificare i decessi associati al Covid-19. I criteri per definire un decesso per Covid sono: decesso occorso in un paziente definibile come caso confermato microbiologicamente (con il tampone molecolare) di Covid-19, presenza di un quadro clinico e strumentale suggestivo di Covid19, assenza di una chiara causa di morte diversa dal virus e assenza di periodo di recupero clinico completo tra la malattia e il decesso.
L’ISS prova a rispondere anche a un’altra domanda: Se la morte è causata, per esempio, da un infarto, ma il soggetto è positivo, come deve essere classificato il decesso? Ecco la risposta: Non sono da considerarsi tra le chiare cause di morte diverse da Covid-19 le patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo dell’infezione (cancro, patologie cardiovascolari, renali, demenza, diabete). Sono, invece, da considerarsi cause di morte associate a Covid-19 le complicazioni o gli esiti collegati a patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo. Se l’infarto avviene in un paziente cardiopatico con una polmonite Covid, è ipotizzabile che l’infarto rappresenti una complicanza del Covid-19 e quindi il decesso deve essere classifico come dovuto a Covid-19. Se l’infarto avviene in un paziente che non ha un quadro clinico compatibile con Covid, il decesso non deve essere classificato come dovuto a tale condizione.
L’Istituto Superiore di Sanità fa sapere che, in realtà, i dati sui decessi in Italia non sono sovrastimati perché nei mesi di marzo e aprile molti pazienti sono deceduti senza essere stati testati e, perciò, le loro informazioni non sono state inserite nel Sistema di Sorveglianza. C’è di più: un’analisi dei certificati di decesso, svolta da ISS e Istat, ha mostrato che il Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi raccolti nel Sistema di Sorveglianza, quindi in circa 9 casi su 10 dei pazienti deceduti censiti. I numeri dei pazienti morti ogni giorno fanno paura: solo ieri in Italia si sono registrate 630 vittime.